Il difensore del Siviglia, Kike Salas, 22 anni, è stato arrestato dalla polizia nazionale spagnola per un presunto giro di scommesse truccate. Salas si sarebbe fatto ammonire più volte in partite ufficiali dello scorso campionato spagnolo in modo che persone a lui vicine potessero piazzare scommesse sapendo in anticipo cosa sarebbe accaduto in campo. L’indagine per il reato di frode è in corso presso il tribunale di Morón de la Frontera, riporta El Confidencial. Il calciatore ha rilasciato una dichiarazione al magistrato ed è stato poi rilasciato. Nell’indagine risultano coinvolte anche due amici del giovane calciatore.
Sotto analisi nove turni della Liga 2023-2024
L’unità della polizia specializzata in scommesse illegali sta esaminando in particolare la parte finale della scorsa stagione del Siviglia in Liga. Fino alla 30esima giornata, Salas era stato un difensore molto corretto, con due sole ammonizioni sulle spalle. Poi, dal 30esimo e il 38esimo turno, il cambiamento radicale: il difensore, cresciuto nelle giovanili del club, ha ricevuto ben sette cartellini gialli, molti dei quali nei minuti finali delle partite, diventando il giocatore più ammonito del campionato in quel periodo della stagione e saltando una partita per squalifica. Se fosse riconosciuto colpevole, rischierebbe una condanna per truffa e una pena detentiva tra i sei mesi e i tre anni.
L’offerta della Lazio per il giocatore, il no del Siviglia
Proprio in questi giorni Salas era nel mirino della Lazio. Alberto Bianchi – team manager della squadra romana e braccio destro del direttore sportivo Angelo Fabiani – era andato in Spagna per seguire il giovane difensore nella partita Siviglia-Valencia di sabato 11 gennaio. La società di Claudio Lotito aveva presentato un’offerta per un prestito con diritto di risscatto, mentre il Siviglia puntava a vendere subito il giocatore, a cui dava una valutazione vicina ai dieci milioni di euro.