NAPOLI — La soffiata di un intermediario al Napoli arrivò giusto in tempo, in quella mattinata afosa del 13 agosto scorso. “C’è la possibilità di prendere Scott McTominay”. All’epoca nessuno ne ebbe l’immediata contezza, ma fu proprio quel frenetico giro di telefonate la sliding door del quarto scudetto azzurro. In una clinica romana stava infatti per finire le sue visite mediche Marco Brescianini: contratto di 5 anni e 12 milioni al Frosinone. Ma l’affare saltò in extremis e Aurelio De Laurentiis ne aggiunse altri 18 per bussare in fretta e furia alla porta del Manchester United, acquistando nel giro di una settimana quello che venerdì sera è diventato l’MVP della serie A, trascinando con la sua ennesima prodezza la squadra di Antonio Conte alla vittoria contro il Cagliari e alla conquista del titolo tricolore.
L’input di Conte: “Prendiamo McTominay”
Il tecnico leccese ai tempi del Chelsea aveva affrontato da avversario il centrocampista scozzese in Premier League e da lui era partito l’input per tentare di sfilarlo ai Reds in difficoltà economiche. Ma l’operazione andò in porto soprattutto per la voglia matta del giocatore di mettersi alla prova in una nuova sfida, intrigato pure dall’idea di indossare la stessa maglia che era stata di Diego Armando Maradona. Succede quasi sempre così, quando gli astri decidono di allinearsi. Bisogna solamente assecondare il destino. Una settimana dopo McTominay sbarcò a Napoli e fu amore a prima vista, sin dell’accoglienza all’aeroporto di Capodichino. Tanto azzurro tutto insieme il centrocampista scozzese non l’aveva mai visto in vita sua, essendo cresciuto come uomo e calciatore sotto il tetto grigio di Manchester. Fece gol a Fuorigrotta in Coppa Italia contro il Palermo e gli venne naturale baciare la sua nuova maglia, con un trasporto che lo trasformò immediatamente in un idolo per i tifosi.
La compagna di McTominay innamorata di Napoli
Il resto è a metà strada tra storia e favola: nove mesi di scalata trionfale, che hanno partorito il quarto scudetto. Presto salterà fuori qualche Scott Esposito, ma intanto nella pazza notte di una città in festa sono già spuntate cornamuse e kilt: il dress code in onore dell’Mvp del campionato. L’impatto di McTominay con la serie A è stato devastante: dal punto di vista atletico, agonistico e tecnico. Non è un caso che il più bello dei suoi 12 gol lo abbia segnato proprio contro il Cagliari, commuovendosi senza nemmeno un briciolo di self control britannico. Ma a perdere la testa per Napoli è stata pure la sua avvenente compagna di vita, Cam Reading. “Falling in love”, ha scritto in uno dei suoi tanti post pieni di zucchero, che sono anche uno spot turistico per la città. L’uomo copertina del quarto scudetto azzurro è scozzese, con sangue però già diventato un po’ napoletano. Compagni e tifosi lo hanno ribattezzato non a caso McFratm. Ad avercelo un fratello così, benedetta la sliding door di quel 13 agosto.
