Finora solo vaghi accenni nei vari programmi tv. Ma visto il passaggio fortunoso del girone e tutto quello che si intuisce del threesome continuo e nervosissimo tra Spalletti, la stampa e i giocatori, l’evocazione del Mondiale 82 sembra destinata a imporsi, da qui a sabato. O forse no, ma chissà, e magari non sarebbe nemmeno una cattiva idea.
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Qualche fanatico se n’era accorto in diretta. Come già detto, l’altra sera durante Croazia-Italia il canale Sky appaltato a Dazn, il 214, trasmetteva così, a schiaffo, Bologna-Lecce dell’ultima stagione. E qui entriamo nel soprannaturale…
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…quella partita la vinse il Bologna 4-0. Il terzo gol andò così: Calafiori che scende centralmente con la palla e all’improvviso apre al compagno smarcato (sulla destra, non si può avere tutto). Cioè a Orsolini, il quale arriva sul pallone e con perfetto tiro a giro la infila nel sette alla destra del portiere. Da rabbrividire, quasi.
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L’emozione ha travolto tutti i commentatori televisivi l’altra sera. Ma resterà scolpita la sentenza di Marco Mazzocchi a Notti Europee di Raiuno, quando ha rilevato la bellissima azione di Calafiori e sostenuto che «a quel punto Zaccagni deve solo buttarla dentro». Buonasera.
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Fabio Caressa ha ammesso che al gol azzurro ha quasi perso le tonsille. In precedenza, spazientito dalla staticità di molte azioni azzurre nello stadio di Lipsia, aveva messo però a dura prova i telespettatori: «Non capisco: perché nella terra di Bach non c’è spazio per le fughe?».
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Il bravo appassionato di calcio in questo periodo resta alzato anche di notte per guardarsi le partite di Copa America su Sportitalia. Quelli non completamente pazzi invece si svegliano e guardano gli highlights. Scoprendo così che in quel torneo ci sono gli arbitri parlanti dopo la visione al monitor-Var di un’azione contestata…
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…ovvero l’arbitro assume una posizione ieratica, gli amplificano il microfono e lui parla a tutto lo stadio spiegando che è rigore perché tizio l’ha presa con la mano etc etc. In un paio di casi i direttori di gara chiaramente si sentivano Gassman, declamando parecchio.
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A Dribbling Europei Domenico Marocchino si è presentato in giacca e cravatta e con l’Iliade in mano. Quanto all’abbigliamento si è espresso così: «Visto che eleganza? E guardate che io non sono per niente abituato così. Pensate che un tempo andavo ai matrimoni e poi mi vestivo bene il giorno dopo».
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«Se dicessi tutto quello che penso dei giocatori azzurri rischierei di diventare Papa» (Spinoza.it).