Un altro vergognoso episodio di razzismo in un campo di calcio. Un giocatore di 18 anni ha chiesto in lacrime al suo allenatore di essere sostituito a metà del secondo tempo perché non riusciva più a sopportare gli insulti razzisti – “scimmia”, quello più utilizzato – che gli giungevano dalla panchina della squadra avversaria. L’episodio di razzismo, come riporta il Gazzettino di Padova, è avvenuto sabato scorso durante la partita di calcio tra Real Padova e San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale juniores. Marco Varrotto, l’allenatore del Real Padova che ha in squadra altri due giocatori neri, la sera stessa su un portale calcistico ha poi letto un commento di un sostenitore della squadra avversaria: “Al Real Padova giocano più scimmie che persone, in campo sembrava di stare in una giungla”.
Il commento è poi stato rimosso, ma l’allenatore ha fatto in tempo a fotografarlo e ha deciso questa volta di sporgere denuncia, anche perché si dice stanco di dover sostituire forzatamente i suoi ragazzi “dopo 70 minuti di insulti ai quali sono bravi a non rispondere, a non cadere in provocazioni e a non reagire, sopportando in silenzio, ma a un certo punto mi chiedono in lacrime di uscire dal campo di gioco. E sabato si è passato il limite”. L’arbitro, alle rimostranze dell’allenatore perché intervenisse e prendesse qualche provvedimento, ha detto di non aver sentito nulla.