"Ho vissuto con grande gioia questo meritato Scudetto: il Napoli adesso può realizzare una doppietta che non si è vista negli anni Duemila al di fuori dell'asse Milano-Torino" esordisce nell'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' Fabio Cannavaro, che ha avviato la propria brillante carriera all'ombra del Vesuvio.
La motivazione che fonda un pronostico che va contro la statistica è semplice: "I primi tricolori erano frutto della magia di un fuoriclasse irripetibile, questo è stato programmato nel corso degli anni, da quando De Laurentiis si è convinto che è importante non solo arrivare tra i primi, ma vincere. Ha costruito una squadra sempre più forte e resistito sul mercato: Victor Osimhen è l'attaccante più forte della Serie A e indosserà ancora la maglia azzurra, il gruppo ha autostima e c'è, al netto degli addii di Giuntoli e Spalletti, continuità".
Ci sono punti interrogativi, in campo e in panchina, da sgretolare col piglio di chi sa, ormai, come si vince e che gusto lascia in bocca la vittoria: "Quella di Kim sarà una mancanza importante per lo spessore e la personalità del coreano, non conosco Natan: un anno fa però sostenevo di tenere Koulibaly, ma Kim ha fatto meglio del senegalese e dico allora che conta di più la squadra; il carisma di Di Lorenzo aiuterà la difesa. Sono curioso di vedere che atteggiamento darà alla squadra Rudi Garcia, come si proporrà Kvaratskhelia, che deve semplificare il gioco per fare un altro salto di qualità e dribblare i raddoppi di marcatura, come si ambienterà Gabriel Viega, giovane di valore che ha scelto il nostro campionato seppure sia ormai un supermarket, un punto di passaggio e non di arrivo per i top player".
Secondo il classe 1973 le rivali sono le solite: "Inter, Juventus e Milan hanno ancora qualche difficoltà, per questo il Napoli può ripetersi. L'Inter aveva già il gruppo più forte e ha ringiovanito la rosa e inserito buoni attaccanti; la Juventus non farà le Coppe, ma deve ritrovare gli equilibri smarriti a causa degli infortuni, ci sono poi le incognite Vlahovic e Pogba; gli acquisti del Milan sono interessanti, ma Pioli ha perso, oltre a Tonali, due uomini come Maldini e Massara che sanno di calcio e che si muovono sia in società sia nello spogliatoio nel modo giusto, i rossoneri li rimpiangeranno".
