ROMA – Un’altra spaccatura in Serie A. Una spaccatura che è una divergenza netta di posizioni nella guerra alla Figc al tavolo delle riforme. Il count down è arrivato alla fine: tra poche ore la Federcalcio dovrà depositare la sua bozza definitiva di riforma dello statuto in vista dell’assemblea straordinaria del 4 novembre. Ma i massimo campionato italiano non riesce a mettersi d’accordo sulle richieste.
Lotito vuole lo strappo
Proviamo a sintetizzare: la Figc si è impegnata a concedere l’autonomia sospirata dalla Serie A. Che però vuole il diritto di decidere quando non ci sia intesa con la Figc per le norme che la riguardano: in questo senso, Casini ha inviato ieri ai club tre proposte in cui la Lega Serie A chiede, in sostanza, che la scelta finale sia sua. Ma non solo: la corrente incarnata da Lotito vuole anche più peso politico. E da giorni sta sostenendo una soluzione drastica: impugnare il regolamento dell’assemblea. Anche se solo in via cautelare. Un atto drastico per favorire uno stallo in grado di indebolire la Figc, se non addirittura produrne il commissariamento.
Le tre proposte di Casini
Il presidente della Serie A Lorenzo Casini ha fatto propria questa linea: vuole usarla come strumento per forzare la mano con la Figc. Sostenuto dai club più vicini a Lotito (Napoli, Verona). Ma sulla questione la Lega Calcio si è divisa. Perché Juventus, Inter e Roma sono contrarie. Ed è una posizione esplicitata con forza. Se c’è una fetta di club ha lasciato uno spiraglio aperto, le big sono sostanzialmente soddisfatte dell’accordo raggiunto con il n. 1 della Federcalcio Gravina. E vorrebbero portarlo a casa, limando le distanze residue sull’autonomia. Ma uno strappo potrebbe solo produrre un passo indietro rispetto alla sospirata richiesta di maggiori spazi di intervento sulle norme che riguardano la Serie A.
Le richieste di febbraio
In fondo, basta tornare allo scorso febbraio per capirlo. In quelle settimane, la Lega Serie A produsse un documento con proposte di riforma in cui il perimetro dell’autonomia era esattamente quello concesso oggi da via Allegri. Insomma, le richieste sono state soddisfatte. Basta mettersi d’accordo sull’ultimo metro della corsa.