"Il Napoli si può riconfermare, nonostante abbia perso Kim e Spalletti, è una squadra che viaggia col pilota automatico: la principale avversaria è l'Inter, un gradino sotto Milan e Juventus" esordisce nella lunga intervista a 'Tuttosport' Fabrizio Ravanelli, ex bomber bianconero che adesso è apprezzato commentatore tivu "Non penso che il cambio tecnico incida granché per i partenopei: la squadra ha giocatori di grande qualità che possono spostare gli equilibri. Osimhen ha fuoco dentro, ha margini di miglioramento ed è tra i primi due centravanti al mondo: ha forza, pressing, profondità. A livello tecnico e tattico Haaland ha qualcosina di meno, ma i gol parlano per lui".
La sorpresa del mercato rischia ancora di stravolgere le carte del campionato, indossando la maglia con cui il cent ravanti perugino ha vinto il tricolore nel 1995: "Non mi aspettavo che Lukaku lasciasse l'Inter, dopo l'amore sbandierato: mi ha stupito parimenti la cessione di Tonali, era destinato a diventare la bandiera e il capitano dei rossoneri per 10 anni; il tempo ci dirà se sia stata la scelta giusta, ma con quei soldi il Milan è intervenuto sul mercato in maniera pesante. Lukaku alla Juve? Senza una cessione importante non credo che potrebbe supportarne l'ingaggio, porterebbe certo sana competizione. La società si sta comportando bene sul mercato, c'è un bilancio da fare quadrare e ha piazzato alcuni esuberi e giovani, l'importante è trattenere i calciatori più giovani per aprire un ciclo; rispetto all'anno scorso c'è un'altra atmosfera, maggiore determinazione e voglia di rivalsa, sarà un bel trampolino per puntare allo Scudetto. Berardi? Merita la chance in una big: ha qulità, può giostrare da esterno e da sottopunta, la Juve passerebbe al 4-3-3. La sorpresa? Fagioli, può essere un pilastro del calcio italiano. Punto infine su Pogba, ci ho scambiato qualche impressione e mi ha trasmesso l'entusiasmo di una volta, se starà bene farà la differenza assieme a Chiesa".
"Con Francia, Germania e Spagna siamo alla pari, solo la Premier League ci è superiore" conclude Ravanelli, che ha giocato con l'ex CT Mancini nella Lazio "Roberto è persona seria, che ha una sola faccia. E' impulsivo, non so cosa sia successo con il presidente Gravina: i tifosi italiani possono però stare tranquilli, Spalletti è un tecnico straordinario che si è sempre contraddistinto per educazione e trasparenza".