Dopo aver perso immeritatamente contro l'Atalanta, la Roma ha innestato la quarta e ora il primo posto è a un tiro di schioppo, nonostante la stessa Atalanta e il Milan si frappongano tra i capitolini e la banda Spalletti. Il solo aspetto negative della serata di Marassi, dove il 'maestro' lusitano ha incontrato e riabbracciato l'allievo serbo, è l'incapacità di chiudere talora la pratica, se è vero che delle sette vittorie ottenute solo contro il Monza i giallorossi non si sono 'limitati' al minimo scarto: "Abbiamo giocato bene, abbiamo difeso bene e abbiamo creato pericoli negli spazi, ma vorrei respirare negli ultimi minuti. Forse sono stato il primo a chiamare Stankovic: i miei giocatori sono tutti speciali e lui è speciale veramente: il nostro rapporto all'Inter andava oltre quello tra allenatore e giocatore. Vorrei che adesso le vincesse tutte: sono certo che l'anno prossimo torneremo a giocare a Genova, e non mi spiacerebbe che pure un Club con la storia del Genoa torni in Serie A".
Gli elogi più decisi sono rivolti a Camara e Smalling: "Anche i giocatori bravi devono imparare a giocare con la loro nuova squadra e Camara sta imparando poco a poco: dopo i 45 minuti di Siviglia oggi ha giocato titolare. Ci sono movimenti che non può sbagliare: non è solo un talento, ma anche conoscenza. Non ho mai allenato una Nazionale, ma quando vai a un Campionato del Mondo devi prendere giocatori che danno opzioni diverse: Smalling è cresciuto nel giocare a due e ora gioca a tre. Non lo voglio paragonare con gli altri giocatori convocabili, perché meritano rispetto: non penso sia una mancanza di rispetto a Southgate dire che mi spiace tantissimo che uno che sta giocando al livello di Smalling non vada al Mondiale".