Il tecnico romano del Cagliari, Claudio Ranieri, ha rilasciato un’intervista al magazine 7 del Corriere della Sera ed ha affrontato diversi temi. Il primo riguarda il fenomeno dei trasferimenti importanti in Arabia Saudita: “Bisogna distinguere. Ci sono giocatori che, arrivati a una certa età, pensano: ho davanti pochi anni di carriera, non sono più quello di prima, magari mi mandano via… Se uno punta a un miglioramento economico, quindi, ci sta; prima era la Cina, ora l'Arabia Saudita. Uno si rilassa, gioca tennis o a golf, poco stress. Certo, uno che già guadagna tanto, ne ha bisogno?".
Per quanto riguarda i motivi della scelta di accettare l’incarico da allenatore del Cagliari: ”L’insistenza del presidente Giulini, quella del figlio di Riva, poi lo stesso Riva, che ha detto: 'Claudio Ranieri è uno di noi'. A quel punto uno comincia a chiedersi: se non vengo, mi dimostro egoista. Perché non devo mettermi in gioco? Un gioco più grande di me. Perché, se non fossimo risaliti in A, sarei stato distrutto…".
Conclude poi Ranieri dicendo che potrebbe la sua carriera in Sardegna: ”Sì, molto probabilmente il Cagliari sarà la mia ultima squadra. Mi piace proprio come storia. Iniziare e chiudere qui. In Sardegna”, riporta Tuttomercatoweb.