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Serie A, Spalletti punta il Villarreal: “Amichevole importante in vista del campionato”

L’allenatore del Napoli rinvigorito dal ritiro: “Kvaratskhelia è tirato a lucido, Raspadori sempre più duttile”.

L'amichevole contro il Villarreal (in programma alle 20,30) è l'occasione per Luciano Spalletti di fare un punto sulla preparazione del Napoli che ha in pugno il titolo platonico di campione d'Italia: "I calciatori hanno svolto una pausa break nella maniera corretta e la società ha organizzato benissimo questo ritiro, in un luogo perfetto. I calciatori mi sembrano abbastanza in condizione, giocare partite di livello serve a prepararci ancora di più: sono convinto che offriranno una buona prestazione davanti ai nostri tifosi. Stasera sarà partita vera, importante come lo sono state le due precedenti in Turchia: ci avviciniamo piano piano alle sfide cruciali in campionato”.

Spalletti si è in particolare concentrato su Raspadori e Kvaratskhelia: “Raspadori dà una mano sotto vari aspetti, soprattutto perché cerca la profondità, con questo venire a giocare sotto e buttarsi sopra la linea difensiva. Lo puoi impiegare in due o tre ruoli, soprattutto in questo inizio di preparazione ha fatto molto bene. Ha fatto gol e sa legare i reparti. Questo periodo ci permette di ritrovare 'Kvara', è ben allenato e le sue capacità e qualità sono in spolvero. Il suo pezzo forte è quando punta l’avversario, quando imbuca la palla, quando tira in porta: sa trovare traiettorie e giocate di difficile lettura".

Non poteva mancare il ricordo di Mihajlovic a Sky Sport: “E’ un momento tristissimo per il calcio, Sinisa è stato un avversario leale. Ogni volta che l’ho avuto contro dava sempre il vantaggio di farti sapere in che modo chiaro come la pensasse sulle persone e sulle circostanze contingenti. Detestava le maschere, ancora di meno durante la sua malattia. Ci ha insegnato a non abbassare lo sguardo durante le difficoltà, in campo e fuori. Tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui ne sono usciti rafforzati nel carattere, perché trasferiva le sue qualità di uomo forte. Una volta durante un Lazio-Sampdoria ci ha fatto tre gol su tre calci piazzati dal limite: ogni volta che tirava in porta su punizione mi andavo a nascondere dietro la panchina, perché era impossibile vedere quella che era la sua precisione e la sua potenza. Ricordo l’ultima volta a Bologna: siamo entrati insieme in campo, mi ha espresso la sua simpatia per la squadra e la città e aspirava a lottare per grandi traguardi. Per noi sarà un vantaggio avere il suo supporto, magari seduto vicino a Maradona a vedere insieme le partite”.

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