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Sogno scudetto e amarcord, gran galà tra Napoli e Milan. Più di 50 mila al Maradona

Alle 20.45 a Fuorigrotta va in scena la super sfida con la squadra rossonera, tutto esaurito allo stadio

È l’ultimo big match della stagione allo stadio Maradona e i biglietti sono già introvabili da oltre una settimana, a riprova di un’attesa che per i tifosi è stata ancora una volta davvero spasmodica. Stasera (fischio d’inizio alle ore 20.45, previsto un minuto di silenzio per ricordare Diego De Vivo, il giovanissimo calciatore scomparso in settimana) a Fuorigrotta ci sarà per la decima volta dall’inizio di questo campionato il sold out ed è merito pure del fascino del Milan: un avversario mai banale, che alla vigilia di ogni scontro diretto riporta la memoria alle epiche sfide con il Napoli a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Diego & C. contro Gullit, Van Basten, Sacchi. Erano i magic moment dei primi due scudetti della storia degli azzurri. Ma la rivalità tra le due squadre non si è mai sopita e proprio di recente si è viceversa infiammata di nuovo, per il doppio incrocio nei quarti di finale di Champions League di due primavere fa che sorrise ai rossoneri, agevolati però da un paio di arbitraggi discussi.

Anche per i tifosi più giovani si tratta dunque di una partita speciale e avrà un peso extra large pure l’importanza della posta in palio, con il Napoli che guarda il Milan dall’alto (+14 in classifica) e va a caccia di una vittoria vitale per restare in corsa per lo scudetto. Ma saranno 90’ ad alta tensione su entrambe le sponde, visto che l’appuntamento al Maradona è l’ultima occasione a disposizione dei rossoneri per rimanere agganciati alla lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Per questo Antonio Conte è Sergio Conceicao sono attesi in panchina a un duello senza esclusione di colpi, in cui un pareggio servirebbe poco sia al tecnico pugliese che al suo collega portoghese. A Fuorigrotta sarà vietato fare calcoli e lo spettacolo sarà di conseguenza assicurato, complice la differenza di stile tra le due squadre. Più pragmatici Di Lorenzo e compagni, più imprevedibili ed estrosi i loro avversari.

Il Milan vivrà una nottata per certi versi un po’ paradossale, con la consapevolezza di poter fare indirettamente un piacere nella volata per lo scudetto ai “cugini” dell’Inter, che sarebbe giocoforza sgradito persino ai tifosi rossoneri. In più c’è alle porte pure il doppio derby meneghino nella semifinale di Coppa Italia e Conceicao dovrà tenerne conto nelle sue scelte di formazione. Il Napoli invece in questa stagione ha fin dall’inizio avuto la testa solamente sul campionato e vivrà la lunga notte del Maradona (cancelli aperti con tre ore di anticipo) senza dubbi o retropensieri. A Fuorigrotta – show prima del fischio d’inizio della cantante Serena Brancale – passa infatti uno degli ultimi treni per lo scudetto e lo sanno molto bene anche gli oltre 50 mila tifosi attesi allo stadio, che si preparano a recitare con calore e passione il loro ruolo di dodicesimo uomo. Attesi tra la folla l’argentino Lavezzi e i brasiliani Careca e Alemao, che vissero da protagonisti le sfide del secondo scudetto. Per loro l’amarcord sarà ancora più intenso. Esattamente come per il braccio destro di Conte, il fido Gabriele Orali, ex interista e quindi ancora più motivato nei 90’ di stasera. Gli ingredienti per rendere speciale la partita tra Napoli e Milan abbondano, insomma. Ma la priorità è la conquista dei tre punti e gli azzurri non possono più commettere errori, dopo la frenata degli ultimi due mesi. È la prima delle 9 finalissime per lo scudetto e Conte si aspetta dalla sua squadra una prova di orgoglio, per restare nella scia dell’Inter e se sarà possibile riavvicinarla. Negli anni Ottanta e Novanta era un duello per il titolo, contro i rossoneri. Adesso a pensare in grande sono invece soltanto Di Lorenzo e compagni, che per tutto il campionato hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto ai rossoneri e li hanno anche battuti nell’andata a San Siro. Per questo i 50 mila di Fuorigrotta si aspettano il bis, stasera: nello stadio intitolato alla memoria di Maradona e nel nome di Diego. Sono passati più di 35 anni, da quei duelli storici dei primi scudetti. Eppure per chi c’era sembra ieri, avanti tutta con Careca e Alemao.

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