BERLINO – Dopo l’eliminazione dall’Europeo, il ct Luciano Spalletti non si nasconde: “La responsabilità è sempre dell’allenatore. Con me il presidente federale Gabriele Gravina è stato sempre un professionista serio, ci parlerò”. Poi, a propria parziale discolpa, aggiunge: “Non ho avuto molto tempo per fare le conoscenze, gli allenatori precedenti quasi tutti hanno avuto 20 partite per fare delle prove, io no. Qualcosa devo cambiare, ma non credo sia un risultato così scandaloso come ora verrà fuori”.”. Domenica 30 giugno alle 12, insieme al presidente federale Gabriele Gravina, farà una nuova conferenza stampa per parlare del futuro.
Spalletti: “La pressione? Me la sono scelta”
Per quanto riguarda la pressione del momento, il tecnico ha risposto: “Questa pressione io l’ho scelta ne giorno in cui ho deciso di fare l’allenatore. E me la gioco. Tento di alleggerire la pressione ai miei calciatori. Ma poi succede quel che è successo in campo e la responsabilità è mia”.
Spalletti: “Svizzera superiore”
Analizzando la gara, che ha visto la Svizzera comandare il gioco dall’inizio, il commissario tecnico dice: “Il gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe. Siamo stati poco incisivi. La differenza l’ha fatta il ritmo, siamo stati inferiori a loro nel primo tempo. Anche nelle individualità. Avevamo un passo diverso”. Problemi di ritmo, quindi, anzitutto: “Il ritmo e la freschezza fanno la differenza. L’altra volta pensavo che avrei dovuto cambiare i giocatori, stasera li ho cambiati per farli recuperare ma non siamo in grado di fare più di questo”.
Spalletti: “Resettare e poi il Mondiale”
Cercando di guardare avanti Spalletti indica le priorità: “Il discorso del Mondiale 2026 si farà piano piano. Ci vuole più gamba e ritmo, oltre alla qualità. In diversi siamo stati non continui nell’andare a pressare e ricomporci. Un po’ di cose che vengono anche da come abbiamo finito il campionato, non siamo arrivati bene, anche con questa temperatura”.
Spalletti: “La Svizzera una Ferrari e noi una Panda? Paragone di cattivo gusto”
A un giornalista svizzero, che ha paragonato la sua nazionale a una Ferrari e l’Italia a una Panda, Spalletti ha risposto: “Si deve accettare tutto, anche considerazioni di cattivo gusto come la sua. Si capisce che lei è una persona di grandissima ironia e grandissima qualità. Siete stati più bravi di noi, cercheremo di fare meglio la prossima volta”.
Spalletti: “Non abbiamo giocatori di qualità e corsa”
Infine, Spalletti ha detto quello che dall’inizio dell’Europeo molti commentatori hanno sottolineato, sulla qualità dei singoli: “Non abbiamo tanti giocatori di qualità e di corsa. Per costruire qualcosa ci vuole più tempo e giocatori che al momento ci mancano. Sotto l’aspetto delle qualità individuali, qualcosa è mancato”.
Spalletti: “Senza gamba, il modulo cambia poco”
Il ct ha poi spiegato meglio cosa intendeva dire quando ha fatto riferimento agli effetti del finale di campionato sulla Nazionale: “L’Inter ha vinto il campionato, è una società seria, Inzaghi ha fatto fare gli allenamenti giusti. Ma può darsi che involontariamente i giocatori possano non essere così applicati. Ma parliamo di due giocatori. Un paio si sono poi infortunati”. E sulla scelta del modulo ha detto”. Io ho fatto il 4-3-3 o il 4-3-2-1 ma non si riesce ad avere il ritmo alto. Se non c’è gamba, c’è poco da parlare di moduli. E quando abbiamo perso palla non siamo stati bravi a recuperare. Ma il ritmo non è un alibi. A determinare la bocciatura sono le mie scelte, non sono mai i ragazzi. Ma dico anche che ho avuto poco tempo per fare prove”