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Spalletti: “L’esonero? Non potevo nascondere la verità, sono sicuro che l’Italia andrà ai Mondiali”

Il ct azzurro a Raisport: “E’ stato difficile prendere sonno, probabilmente alcune scelte fatte sono risultate sbagliate. Le modalità dell’annuncio dell’addio? Sarebbero stati due giorni di bugie”

Reggio Emilia – Luciano Spalletti è tornato nell’intervista prepartita a Raisport sul suo fresco esonero: “È stato difficile per me prendere sonno. Ma non si può tornare indietro. Probabilmente alcune scelte fatte sono risultate sbagliate. Poi alcuni giocatori fondamentali non li ho mai praticamente avuti a disposizione. In Norvegia ho dovuto giocare in condizioni pessime proprio la partita più importante”.

Spalletti e la scelta di annunciare il suo esonero

L’ormai ex ct è tornato anche sulle modalità dell’annuncio dell’esonero, che lui stesso ha fatto a Coverciano, da solo, in aula magna, mentre il presidente della Figc Gravina è rimasto seduto in platea: “Se voleva venire uno della federazione, poteva venire. È stato fatto tutto in trasparenza. Proprio perché siamo in grandissima amicizia, sarebbero stati due giorni di bugie. Non mi si poteva chiedere di nascondere la verità. Non sarebbe stato rispettoso verso gli italiani”.

“Ho fatto degli errori”

Spalletti ribadisce anche che lui non si sarebbe mai dimesso: “Avrei continuato con questi giocatori, ne ho stima. Sono stato apprezzato per 4 anni e mezzo in Russia e a lungo ovunque, a Roma, a Empoli, all”Udinese, che mi ha richiamato dopo avermi mandato via, come la Sampdoria. Io non ci sto a passare per uno che fa casino. L’ho fatto qualche volta nella mia carriera perché non lo faceva chi avrebbe dovuto. So fare il mio lavoro. I risultati dicono che ho fatto degli errori. Sono super convinto che la squadra andrà al Mondiali”.

La scelta del successore

La rinuncia alla buonuscita gli è parsa doverosa: “Coi club è diverso, non lascio i soldi. In Nazionale invece c’è un rapporto senza paragoni. Non ho dato le dimissioni. Quando ho visto il presidente dubbioso, l’ho costretto a dirmelo proprio per l’amicizia che abbiamo. Sarò più perfetto che mai nel preparare la partita con la Moldova. Di sicuro farò il tifo per chi verrà dopo di me. C’è un risultato brutto, ma si può rimediare e ci sono anche i play-off”. Ranieri è l’uomo giusto per sostituirlo? “Non so se sarà lui, ma è un professionista che ha girato il mondo, equilibrato. Con la Roma ha dimostrato di avere i comportamenti giusti. Se sarà lui, farò il tifo per lui”.

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