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Spalletti pensa al trait d’union: Pellegrini il raccordo dietro Retegui

Il ct lancia il romanista (da solo o in coppia con Frattesi) per legare i reparti in chiave offensiva nella sfida di stasera alla Francia

Parigi – C’è la possibile scelta di un palleggiatore in più a centrocampo nella formazione che Spalletti opporrà alla Francia al Parco dei Principi, al debutto nell’edizione 2024-25 della Nations League. È forte la candidatura del romanista Lorenzo Pellegrini, balzato davanti a Raspadori per raccordare centrocampo e attacco in una partita che l’Italia vuole affrontare con l’idea di non lasciare troppo il possesso palla ad avversari tecnicamente superiori e provvisti di una micidiale capacità di verticalizzazione.

Pellegrini il trait d’union tra centrocampo e Retegui

Pellegrini andrebbe a sistemarsi alle spalle del centravanti Retegui, da solo o in coppia con l’incursore Frattesi, componendo così, a seconda delle fasi di gioco e dei meccanismi del centrocampo con Tonali e Ricci, un 3-4-2-1 o un 3-5-1-1. Detto che il ct dovrà verificare le condizioni fisiche di tutti i candidati titolari, a cominciare dall’interista Bastoni, i dubbi di formazione sembrano legati più alla seconda partita con Israele, lunedì 9 settembre a Budapest, per le incognite atletiche di questo inizio di stagione.

Spalletti: “Le difficoltà arrivano per insegnare delle cose”

Sulle esigenze tattiche dell’esordio in Nations con la Francia il ct ha le idee chiare e le ha esposte a Radiorai: “Quando si va a cercare un cambiamento, gli spazi vengono determinati dagli avversari. Certo, si oscilla tra il 3- 5 -1 -1 e 3-5-2, ma il dato è che abbiamo molti calciatori che nei loro club usano questo tipo di sistema, Inter, Napoli, Atalanta, la Juventus fino alla scorsa stagione”. L’attacco graverà sulle spalle dell’atalantino Retegui: “Ho visto tutti in un buon momento, tutti disponibili a prendersi la responsabilità di questa partita. Retegui è un calciatori forte, se lo metti nelle condizioni di finalizzare”.

A Parigi, alle Olimpiadi, il ct della Nazionale femminile di pallavolo

Velasco ha chiosato la medaglia d’oro spiegando che la sua squadra aveva saputo trasmettere qualcosa, in particolare il senso di identificazione da parte degli italiani. L’ambizione di Spalletti è di “trasmettere l’orgoglio per questa maglia e per la grande storia della nostra Nazionale, che dobbiamo portare avanti”. È trascorso quasi un anno dal 9 settembre 2023, dalla sua prima partita da ct in Macedonia del nord: “Il momento più bello è stato quando mi hanno detto che potevo vestire la tuta della Nazionale”. Poi è arrivato l’Europeo senza gloria: “Le difficoltà vengono per insegnarti delle cose, perciò si accettano”

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