Lo spettacolare Napoli visto all'Amsterdam Arena è in realtà la 'prosecuzione' di quello proposto contro Liverpool e Rangers da Luciano Spalletti, che chiede ai suoi di mantenere il giusto atteggiamento: "In alcuni momenti il ritmo contro la Cremonese è stato più basso rispetto alle ultime partite. Non so se è stata stanchezza o la caratteristica e la determinazione degli avversari. Prima della gara ho visto i ragazzi allenarsi benissimo, come li ho visti oggi, quindi sono fiducioso che riusciremo ad avere un buon ritmo contro l'Ajax. Domani ci giochiamo la qualificazione al Maradona in uno stadio pieno e sappiamo quale sarà la loro reazione dopo l'andata. Vogliamo interpretare la gara come se fosse una finale, con fame e senza calcoli. Abbiamo sempre ragionato allo stesso modo e sinora sono arrivati risultati, sarebbe gravissimo modificare quest'atteggiamento".
Alla prima della classe della Serie A si aggiungerà la carta Osimhen: "E' un punto di forza perché è un calciatore top. Quando l'ho tolto dal campo non ha mai avuto cattive reazioni, per come si confronta con i nuovi compagni è 'dentro' il ruolo. Siamo fortunati, abbiamo tre attaccanti con caratteristiche diverse e così abbiamo a disposizione la 'totalità' della prima punta".
Queste infine le osservazioni su Rrahmani e su quanto la gara stravinta in Olanda possa influenzare quella di domani: "Prevenzione per gli infortuni muscolari? Rrahmani ha subito una torsione in un'azione, sono cose che possono accadere. Ci dispiace perchè è una perdita importante. Se noi siamo appagati gli avversari aggiungeranno motivazione a motivazione: sappiamo come abbiamo ottenuti questi risultati, manteniamo perciò il comportamento che abbiamo avuto sinora. Non avremo problemi a mettere una formazione di tutto rispetto. So che per voi è importante far trovare la formazione corretta sui giornali, ma è scorretto farlo sapere ai giocatori tramite i giornali. Qualcosa cambierà, ma la formazione non si dice fino a quando non la saprà la squadra. Raspadori è qui e per quello giocherà? No, questa è stata una scelta della comunicazione ".