Il Napoli, che ha raggiunto la 10^ partita casalinga europea senza sconfitta, si qualfica per la prima volta con due turni di anticipo agli ottavi di Champions e Spalletti non può che esaltare i suoi ragazzi: "Stasera hanno fatto una cosa immensa, hanno portato in campo l'orgoglio di un popolo intero".
L'allenatore degli azzurri spiega ai microfoni di Sky i segreti del bel calcio espresso: "Gli schemi non ci sono più nel calcio. Gli spazi non sono più fra le linee, ma tra gli avversari: è fondamentale saperli riconoscere, andare dentro al momento giusto e avere il coraggio di iniziare sempre l'azione, anche quando gli altri pressano".
E avere come terminale offensivo Raspadori implica puntare su possesso palla e verticalità, schierare Osimhen mutare invece sistema di gioco: "E' vero, non sappiamo a che punto Osimhen era, dato che ha fatto pochi allenamenti con la squadra. Dovevo alzare la squadra da un punto di vista dei colpi di testa e poi ripartire da metà campo, perché c'erano dei segnali dove loro palleggiavano benissimo e ci voleva la gamba di uno con questa caratteristica".