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Spalletti saluta con una vittoria, ma l’Italia fatica anche con la Moldova: 2-0

A Reggio Emilia, nell’ultima con il ct toscano in panchina, gli azzurri non brillano pur conquistando i primi tre punti nelle qualificazioni ai mondiali. In gol Raspadori e Cambiaso

REGGIO EMILIA – Tra la via Emilia e l’America c’è ancora parecchia strada. Dopo la disfatta norvegese, costata il posto a Spalletti, è cominciata a passo lento la dura risalita verso il Mondiale per la Nazionale, diretta dal ct licenziato per l’ultima volta. Qualche sussulto d’orgoglio è arrivato dai calciatori più provvisti di amor proprio, in particolare da Raspadori, il cui destro di controbalzo, nello stadio della sua crescita da professionista, ha sbloccato al tramonto del primo tempo uno 0-0 che stava diventando imbarazzante.

«La cronaca della partita»

Né può essere per ora di conforto il fatto che anche la Norvegia, definita dal presidente della Figc Gravina «una corazzata», nella trasferta a Tallinn abbia faticato assai a segnare all’Estonia: ne è infine venuta a capo grazie a Haaland e ha così conservato il margine di punti e di differenza reti che continua a obbligare l’Italia a un cammino in trafelata rimonta.

Un solo gol recuperato alla Norvegia

A Reggio Emilia il mantra la goleada, necessaria per aggiustare un po’ la situazione compromessa a Oslo, e non si può dire che i colpevoli della batosta scandinava abbiano fatto molto per redimersi. Al gol di Raspadori ne hanno aggiunto solo un altro, a inizio ripresa, con un rasoterra di Cambiaso dopo discesa di Orsolini entrato ad hoc: in pratica la Nazionale ha recuperato ai rivali per il primo posto nel girone appena un gol nella differenza reti. Ad aiutare gli azzurri sbiaditi, nel primo tempo disseminato di mischie nell’area avversaria e di passaggi alla cieca, sono stati soprattutto il Var svizzero e la benevolenza del capitano moldavo Ionita, centrocampista di lungo corso in serie A oggi in C con la Triestina.

Il Var salva l’Italia

La provvida chiamata all’arbitro Schnyder ha cancellato per fuorigioco lo svantaggio, scritto dopo nove minuti dal colpo di testa di Nicolaescu, centravanti dell’Heerenveen in Olanda, su cross del terzino sinistro dello Spartak Mosca Reabciuk, che pareva un incrocio tra Roberto Carlos e Cabrini. Ionita si è divorato il pareggio, quando ancora Reabciuk ha obbligato Donnarumma a un salvataggio complicato e lui ha spedito fuori la respinta. A proposito di salvataggi, Dimarco ha evitato sulla linea l’1-1 a un soffio dall’intervallo, su colpo di testa del difensore Dumbravanu, reduce dalla tormentata stagione in C col Messina. E a proposito di difensori, il discreto debutto di Luca Ranieri, che di testa ha mandato il pallone sulla traversa, è sembrato un’involontaria anticipazione dell’ingresso in scena annunciato del Ranieri più famoso: Claudio.

Le parole di Buffon

Per il suo ultimo atto Spalletti ha schierato 8 titolari acclarati (Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Tonali, Cambiaso, Dimarco, Raspadori, Retegui) più il titolare aggiunto Frattesi, con i soli Ricci e Ranieri in rappresentanza degli aspiranti a un posto futuro. Poi, con Orsolini, Lucca, Maldini e Coppola, è entrato Barella, la cui esclusione, al netto della condizione atletica precaria, parrebbe indicare lo scarso feeling col ct defenestrato. Prima dell’inizio Buffon aveva punzecchiato i giocatori: «Adesso tocca a loro prendersi le responsabilità». I 18mila spettatori li hanno assolti. Erano per lo più bambini, che non hanno mai visto la Nazionale al Mondiale. Ma al gol di Raspadori qualcuno ha sventolato dietro la porta un cartello: “Gravina vattene”. È difficile che fosse la voce dell’innocenza. E alla fine è piovuto anche qualche fischio.

Italia-Moldova 2-0 (1-0)Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Ranieri (38′ st Coppola), Frattesi, Tonali, Dimarco (1′ st Orsolini), Ricci (1′ st Barella), Cambiaso, Raspadori (32′ st Maldini), Retegui (26′ st Lucca) (12 Meret; 23 Carnesecchi; 4 Rovella; 5 Gatti; 11 Maldini; 13 Udogie; 14 Casadei; 15 Rugani). Ct: Spalletti.Moldavia (3-4-2-1): Kozhukhar; Baboglo, Mudrac, Dumbravanu; Platica, Ionita (27′ st Dros), Bodisteanu (13′ st Motpan), Reabciuk; Caimacov (21′ st Stina), Postolachi (21′ st Perciun); Nicolaescu (27′ st Damascan) (1 Straistari; 23 Cojuhar; 3 Bors; 5 Posmac; 13 Motoc, 14 Stefan; 22 Bitca). Ct: Clescenco.Arbitro: Schnyder (Svi).Reti: nel pt 40′ Raspadori; nel st 5′ Cambiaso.Angoli: 7 a 6 per l’Italia.Recupero: 1′ e 6′.Ammoniti: Nicolaescu e Frattesi per gioco falloso.

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