BOLOGNA – «Io ho portato le paste e brindato, ai ragazzi ho chiesto un regalo importante: lo so che l’anima e l’impegno lo mettono sempre, ma queste ultime tre di Champions possono dire ancora tanto sul nostro percorso di crescita». Festeggiando il 47esimo compleanno tra Casteldebole e Lisbona, Vincenzo Italiano prepara il suo Bologna a quella che può esser l’ultima di Champions con ancora una possibilità matematica dei playoff. Col Benfica giocherà Dallinga, ma resta fuori Lykogiannis e non parte Miranda in un Bologna che non potendo ormai quasi più credere a ribaltoni quantomeno vuole provare a finire la Champions avvicinandosi al centrodestra di questa classifica a quattro colonne. Nelle difficoltà «stiamo prendendo più intesa e consapevolezza, mostriamo cose ottime, la forza di non mollare sta facendo uscire il carattere e l’abnegazione della squadra», continua Italiano. Per il salto di qualità, in Europa come in Italia, «dobbiamo correggere quegli errori che non ci hanno permesso di ottenere a Torino una vittoria storica, c’è ancora qualche gol di troppo subito e non manteniamo sempre la concentrazione dopo il vantaggio».
Stasera sono 3200 i bolognesi che riempiranno il settore ospiti del Da Luz, un’altra notte contro una big storica d’Europa da onorare al meglio per dare un sapore diverso a questa esperienza continentale e, chissà, un po’ di sale in coda. «In questo percorso abbiamo affrontato grandi squadre, ci è mancato il dettaglio che fa la differenza, ora daremo battaglia a una squadra che in casa si trasforma, se non ci lasciamo condizionare possiamo fare una grande prestazione ma comunque vada dovremo uscire con nuovi spunti per crescere», prosegue Italiano. Ma alla Fiorentina si pensa, e in una corsia di sinistra da inventare di Miranda il tecnico dice «abbiamo deciso di non rischiarlo in vista di domenica perché non si sentiva libero al polpaccio». Per sostituirlo opzione Holm a sinistra con Posch a destra, l’altra è chiedere uno sforzo a Lucumi per reinventarsi in quel ruolo, provato ieri con Erlic e Beukema. Che in un’intervista ad As ha raccontato che «per me è un orgoglio giocare nel Bologna ma se leggi che ti vuole il Real Madrid non puoi non sorridere».
Ieri lavoro in palestra per Ferguson e Urbanski, il cui rinnovo del contratto resta in stallo, non accettate sin qui le offerte al rialzo del Bologna. Intanto a Lisbona a centrocampo probabile altro lavoro per Freuler, Odgaard dovrebbe tornare in fascia, dall’inizio o a in corsa, e sulla trequarti si candida Ferguson. Davanti, invece, ci sarà Dallinga. «Gioca lui, ci teniamo forse più noi che lui a farlo sbloccare e bisogna dargli chance, ho fiducia perché vedo che fa tutto quel che deve e gli manca solo il gol, spero sia una partita importante per lui, gli ho detto che sono curioso anche di vedere qual è la sua esultanza», si apre Italiano.
Contro c’è una squadra di tradizione enorme, 38 scudetti e 26 coppe di Portogallo oltre a 2 Coppe dei Campioni col mitico Eusebio. Oggi il Benfica ha vinto 16 gare su 20 ufficiali, in piena corsa per un posto tra le prime 8 in Champions. Se la stella è l’ex Juventus e Real Angel Di Maria, occhi sull’ex viola Cabral, ben conosciuto da Italiano, e Pavlidis a lungo e invano seguito dal Bologna e poi preso dai lusitani, 6 gol e 4 assist per lui. «Il Bologna è avversario difficile e competente, verticale e che pressa alto, abbiamo studiato tutte le partite e han fatto sempre buone prestazioni nonostante i risultati», gli elogi del tecnico Bruno Lage. Inizio alle ore 21 italiane (20 portoghesi), diretta Sky Sport.