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Stojkovic difende Vlahovic e attacca Motta: “Quello che sta facendo non è corretto”

Anche dal ct della Serbia stoccate contro il tecnico della Juventus: “Dusan con me giocherà sempre”

Dragan Stojkovic in soccorso di Dusan Vlahovic. Se in campo il “Maradona dell’est” si affidava alla sua innata fantasia, da ct della Serbia punta sulla concretezza, anche a costo di sembrare spigoloso come un centrocampista di rottura: “Vlahovic con me giocherà sempre perché qui ha l’opportunità di dimostrare che quello che gli stanno facendo non va bene”. Un attacco diretto a Motta, dettato sia dalla necessità del ct di preservare il suo centravanti (“fa parte di quella nuova generazione che dovrebbe giocare per la Serbia per i prossimi dieci anni”), ma anche dall’ottimo rapporto con l’attaccante bianconero.

Il momento negativo di Vlahovic

Da quando è approdato alla Juventus, Dusan Vlahovic sta vivendo il momento peggiore in assoluto. Lo scorso anno, pur avendo fisiologici alti e bassi, è stato il secondo miglior marcatore con 16 reti in campionato dietro Lautaro Martinez. Da quando è arrivato Kolo Muani nel mercato di gennaio, l’incompatibilità tra Vlahovic e Motta è diventata quasi insanabile, relegando il serbo a semplice rincalzo, spesso in panchina per tutta la durata della partita senza neanche iniziare il riscaldamento. Nell’ultima partita a Firenze, con la Juventus in svantaggio già dopo i primi 20′, il pubblico fiorentino, che non ha dimenticato il passaggio dal viola al bianconero, ha aggiunto la beffa chiedendo a gran voce il suo ingresso.

La difesa di Stojkovic

“Ho una buona opinione di Vlahovic e delle sue qualità – ha spiegato Stojkovic in conferenza stampa alla vigilia del doppio impegno contro l’Austria – Nel calcio arriva un momento in cui si respira un’aria negativa nel club. Non entrerò nei dettagli e non commenterò il motivo per cui non gioca e se dovrebbe, invece, essere impiegato di più. Sono affari loro”. Politicamente corretto fino a quel punto, per poi far deflagrare la frase arrivata come una stilettata: “Quello che stanno facendo non è corretto”.

Vlahovic e Motta, un amore mai nato

Nonostante, secondo Motta, “la Juventus conta su di lui per il futuro perché Vlahovic è un grande giocatore”, è il presente ad aprire enormi punti interrogativi. Nelle ultime 11 partite, tra campionato e Champions, il serbo ha collezionato 196′ complessivi, una media di 17,8′ a sfida. Segnando comunque 2 gol, uno contro l’Empoli e uno contro il Cagliari, che l’hanno portato a 14 complessivi tra Europa e competizioni italiane. Se con l’arrivo di Kolo Muani era stato messo in secondo piano vista anche la prolificità del francese, oggi che l’entusiasmo e la vena realizzativa si sono affievolite, quello contro il serbo sembra una vera e propria esclusione a priori.

Un tesoretto svalutato sul mercato

La questione è molto delicata, visto che Vlahovic ha un contratto molto oneroso (12 milioni netti) in scadenza nel 2026: un tesoro da cedere sul mercato che oggi è poco più di un tesoretto, decisamente svalutato rispetto al passato. Pagato 90 milioni, comprese le commissioni per l’agente e i bonus, oggi l’ammortamento residuo pesa sul bilancio del club per circa 30 milioni di euro: difficile trovare club disposti a pagare più di quella cifra.

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