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Storica Italia, batte 2-1 la Norvegia e va in semifinale agli Europei donne. Doppietta di Girelli

Dopo 28 anni azzurre tra le prime 4 d’Europa. Martedì contro Svezia o Inghilterra

La corsa a braccia alte, gli occhi lampeggianti ed emozionati. Ha arringato i tifosi e le compagne, al fischio finale si è inginocchiata sul prato dello Stade de Geneve e si è messa le mani in testa. Forse Cristiana Girelli non ci credeva, ma è tutto vero: con la sua doppietta l’Italia ha battuto 2-1 la Norvegia ed è tornata in semifinale di un Europeo 28 anni dopo l’ultima volta, nel 1997, quando alla fase finale del torneo partecipavano solo otto squadre. Stavolta sono sedici, e le azzurre sono tra le migliori quattro. Martedì, sempre a Ginevra, sfideranno la vincente tra la Svezia e l’Inghilterra campione in carica per un posto in finale.

Un’onda lunga iniziata ai Mondiali in Francia

Ci sarà tempo per pensarci. Intanto va festeggiato un traguardo, un punto di arrivo per la generazione che sei anni fa ha messo in vetrina il movimento femminile ai Mondiali francesi, e da allora inseguiva la conferma di questo percorso di crescita. Il gruppo che va in semifinale è un mix tra veterane e nuove leve, che trasmettono una sensazione bella di compattezza. Sono un corpo unico, tanto che a gara finita nel cerchio formato in campo si è aggiunta anche Sara Gama, l’ex capitana oggi commentatrice per la Rai. «È un bel messaggio per tutto il movimento, per le bambine e le ragazze che vedono il calcio. Abbiamo fatto la storia, qualcosa di eccezionale», ha detto il ct Soncin, indemoniato e commosso.

La doppietta di Girelli, il guizzo al 90’

La vittoria di ieri è meritata, perché l’Italia ha saputo vivere le varie fasi della partita. Ha iniziato forte, è andata avanti nel secondo tempo, è rimasta in piedi quando la tempesta montava. Quando sono partite le danze le azzurre hanno aggredito la Norvegia: pressing alto, mediana con doppio play per far girare meglio il pallone. La Nazionale ha schiacciato le scandinave che, un po’ come quelle potenze belliche in disarmo, hanno passato il primo tempo arroccate a difendere una grandeur svanita da anni. Così il gol al 50’ di Girelli, un tocco alla Inzaghi su cross di Cantore (due assist per lei), è sembrato la giusta conseguenza di quanto prodotto dalle due squadre. Ma in quel momento la partita è cambiata.

Ora la semifinale contro Svezia o Inghilterra

Le azzurre, quasi impaurite, si sono chiuse a riccio, soffrendo la fisicità delle scandinave. Su tutte Hegerberg. Il Pallone d’Oro 2018 ha conquistato un rigore (cinturata da Linari) che ha calciato fuori, ma sei minuti dopo ha urlato furiosa dopo il pareggio, un tocco con cui ha anticipato l’uscita (tardiva) di Giuliani. La Nazionale però ha retto. Fino al colpo di testa vincente di Girelli al 90’. Prima della partita il ct ha chiesto alla squadra di chiudere gli occhi e di pensare alla prima volta che avevano toccato un pallone. Partire da lì, ricordare il percorso, andarsi a prendere il loro sogno. Non è ancora finita.

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