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Striscione fascista nella curva della Roma. I versi tratti dal brano “Er cammerata”

Prima della partita dell’Olimpico con il Monza, la Sud ha esposto una scritta di una band che inneggia al Ventennio

ROMA — Il fascismo non solo non esce dalle curve, viene anche esposto. Senza vergogna. Esaltato. Ostentato. L’imbarazzante striscione comparso in Curva Sud, in occasione di Roma-Monza, sembra a molti incomprensibile. Cosa vorrà dire: “Io ce resto su ‘sta strada finché mi reggono le gambe. È co’ sto core e co’ sta faccia che so’ diventato grande”?

Per quasi tutti non significa nulla. E invece. Sono versi del brano Er Cammerata. Il titolo del pezzo non lascia spazio a grandi interpretazioni. Tra l’esaltazione di valori, onore e battaglie “non si accanna un camerata”, parla di “amici per un par di mignotte”, ma dà il suo meglio nel finale quando recita: “Una cosa l’ho capita, nun se accanna un camerata, anche a rischio della vita”. Brano composto dalla band Innato senso di allergia, un gruppo musicale “identitario” legato all’estrema destra, che nel 2007 ha pubblicato l’album Quando c’era lui. Il fascismo non nascosto e esposto senza vergogna.

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