Taranto e Turris non finiranno nemmeno la stagione.Il Taranto è stato escluso oggi dal campionato di serie C, la Turris lo sarà a brevi. Altri club (Lucchese 6 punti, Triestina e Messina 4) sono stati penalizzati in classifica con classifiche riscritte. Che campionato è quello di serie C? Di sicuro è inquinato, probabilmente anche falsato. C’è da dire che da parte della Figc di Gabriele Gravina e della Lega Pro di Matteo Marani in questi ultimi anni è stato fatto un lavoro capillare per “ripulire” la Serie C, anni fa era molto peggio: è vero, ma non basta ancora. Il calcio professionistico ormai è in crisi, vicino al collasso.
La stessa Commissione cultura del Senato, nel documento (sin troppo complesso) di riforma del calcio, che dovrà poi essere la piattaforma del governo (si spera presto…), è intervenuta su questo argomento. Con queste parole: “Impegnare la Federazione e le Leghe ad una verifica più scrupolosa degli adempimenti previsti dalle licenze nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici, nonché ad una verifica della solidità e affidabilità dei soggetti che intendano acquisire partecipazioni rilevanti delle società di calcio professionistiche”. Andrea Abodi ha avuto parole di stima nei confronti di Marani. Ma il Taranto, la scorsa estate, doveva essere iscritto al campionati o doveva essere escluso? Secondo la Figc aveva il titoli per poter essere ammesso, secondo altri no. Il risultato comunque è questo: partite assurde (il Taranto ha mandato in campo i ragazzini, umiliati 7-0 dagli avversari: una vergogna per chi lo ha fatto…) e adesso l’esclusione.
Se ne é parlato anche in occasione dell’ultimo consiglio federale della Figc. Il presidente Gravina, che ben conosce anche il mondo della C, ha dovuto ammettere che certe situazioni “stanno alterando l’equa competizione”. Alterando forse è un po’ poco… Il numero 1 del calcio ha proseguito: “La necessità è diventata ora un’urgenza visto quanto sta accadendo in Serie C. La parola sostenibilità è un tema centrale che ha suscitato interesse da parte di tutte le componenti. Non possiamo avere società che entrano ed escono e classifiche riscritte, dobbiamo salvaguardare le competizioni. E’ un’esigenza oggettiva di sistema. La sostenibilità richiede un progetto, non può essere fine a se stessa”. Lo stesso Marani ha chiesto alla Figc di anticipare i criteri di iscrizioni più severi previsti per i prossimi anni. Non si possono accettare ancora stagioni così. La situazione è grave.
Altro tema scottante è quello delle partecipazioni societarie. Sui fondi, la Figc, non ha alcun tipo di controllo. Ma ci sono troppe “opacità” in alcuni club professionistici e circa una cinquantina di dirigenti sono finiti nella black, gente che passa da un club all’altro. Compra, vende e fa fallire (e prende i soldi chissà da chi). Autentici killer del calcio. “Abbiamo parlato-ha spiegato Gravina- di maggiori controlli anche sulle partecipazioni societarie. Chiederemo garanzie reali. Lo stiamo verificando sul piano legale”. Non facile, i rapporti del calcio con il mondo politico sono stati fortemente conflittuali in questi anni. Ora si vuole cambiare rotta. Speriamo. Marani ha convocato subito un consiglio direttivo della Lega Pro per lunedì, ricordando come “la selezione iniziale è il primo e più urgente provvedimento da prendere per la tutela dei tornei”. Speriamo ne siano tutti convinti.
Milano-Cortina 2026, pronte le prime casette del Villaggio Olimpico
Nella giornata dedicata alle celebrazioni del meno un anno alle Paralimpiadi, a Cortina d’Ampezzo, sono state consegnate le prime quattro casette del Villaggio olimpico e paralimpico alla presenza del Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. Le 377 mobile home che ospiteranno i 1.400 atleti dei Giochi Milano Cortina 2026 sono al 100% Made in Italy, progettate per garantire funzionalità, accessibilità e benessere, con arredi ergonomici, spazi ottimizzati e sistemi di domotica. Un Villaggio usa e getta a Cortina per evitare gli sprechi, megtre quello di Milano, a Giochi finiti, sarà riservato agli studenti.
