Marco Tardelli, in occasione della presentazione della collezione di Le Coq Sportif a 40 anni dalla vittoria dell’Italia al Mundial spagnolo, ha parlato della situazione attuale della Nazionale di Roberto Mancini.
“Ci manca un fuoriclasse, soprattutto nel reparto avanzato. Un giocatore che riesca a inventare un passaggio, non prettamente il numero 9. Poi, se non fai gol c’è sempre un problema, ma io ho fiducia in Scamacca, l’avevo anche in Immobile ma, se non segni, vieni criticato. Mancini sta facendo un ottimo lavoro, sta cercando di trovare giovani e l’ha fatto anche bene in alcuni casi. Bisogna avere pazienza e sperare di trovare un fuoriclasse come Totti, come Baggio o come Del Piero. Perché adesso non lo vedo ancora. Le sconfitte? L’Argentina è l’Argentina, ha un certo Messi in squadra. Poi ne ha altri ancora, ci possono stare anche queste partite, soprattutto a fine stagione. La Germania è una bella squadra”.
Poi Tardelli ha parlato anche del momento delicato che sta vivendo Gianluigi Donnarumma, evidenziato anche dalla reazione spazientita a una domanda della giornalista Rai dopo la disfatta di ieri contro la Germania.
“Sta vivendo un momento particolare, di non grande amore con i tifosi, sia del Milan sia della Nazionale. Un tradimento che sente e che non va bene. È un professionista e va dove deve andare. Vanno lasciati liberi di crescere, solo in Italia c’è questa pressione. Il blocco di una squadra di club in Nazionale come la Juventus nel 1982? Non c’è e non ci sarà più, c’è un blocco di stranieri più che altro. Scamacca e Raspadori giocano nel Sassuolo, squadra non di grande esperienza internazionale. Bisogna ripartire da elementi come Barella, Zaniolo e Tonali“.