MILANO – Il Milan prende forma. Nessuna rivoluzione, l’obiettivo è riportare il Diavolo ai vertici del calcio italiano. Questo è il messaggio trasmesso dall’ad Furlani e dal ds Tare, insieme nell’incontro nel quartier generale rossonero con cui si è aperta la nuova stagione. Igli è emozionato: «Ho realizzato il sogno di venire a lavorare nel club per cui tifavo da bambino». Gli errori della scorsa stagione sono stati immagazzinati: «Ci siamo resi conto che era importante avere una figura come Tare – spiega Furlani – e un allenatore italiano. Allegri è l’uomo giusto per riportare il Milan dove deve essere».
La scelta di Allegri
Tare aggiunge: «Abbiamo incontrato Max a Lugano e abbiamo fatto sì che in 48 ore prendesse la decisione di sposare questo progetto». La rapidità nell’azione per evitare inserimenti di altre squadre. Ibrahimovic resta parte del gruppo di lavoro, anche se Furlani puntualizza: «Non è mai stato nell’organico del Milan, il suo ruolo è legato a RedBird».
Il colpo Modric
La rosa è in costruzione, ma Tare detta la linea: «Vogliamo una squadra che provi a dominare le partite, con giocatori di palleggio. Per questo il reparto in cui interverremo di più è il centrocampo». Il primo colpo è stato Modric: «Mancava leadership, Luka può diventare un punto di riferimento importante. Prenderemo ancora uno o due giocatori di esperienza». Xhaka rientra in questa categoria, ma guadagna 6 milioni a stagione e il Leverkusen non vuole privarsene. Difficili anche le trattative per Jashari e Javi Guerra. Arriveranno poi due terzini, uno per fascia, utili anche a sostituire Hernandez («Voleva una nuova avventura», ha detto Tare motivando la sua cessione all’Al-Hilal), e un centravanti di livello, da affiancare a Gimenez, dopo il prestito al Lecce di Camarda, confermato dal nuovo ds: «Un attaccante d’area, alla Giroud». Vlahovic, Retegui e Osimhen i nomi, il rebus non sarà risolto in tempi brevi.
Tare: “Non vogliamo nasconderci”
Il Chelsea voleva Maignan, «ma non abbiamo trovato un accordo. Resterà al Milan». Poi tesse le lodi di Leao: «Mi ha sorpreso. È un ragazzo competitivo. Lo ritengo una pedina importante nel nostro progetto, penso non abbia ancora mostrato tutto il suo potenziale». Gli chiedono della seconda stella obiettivo per il prossimo anno, replica: «Vogliamo creare una rosa competitiva per vincere trofei. Ci proveremo, non dobbiamo nasconderci».