Birmingham – Il Villa Park è rimasto vuoto e la Juventus lo ha conosciuto solamente stasera verso le sette (ora inglese), perché i controlli di frontiera, particolarmente pignoli sul passaporto di Weah, hanno ritardato di un’ora l’arrivo in albergo della squadra, che così non ha potuto godersi la passeggiata in uno degli stati più affascinanti d’Inghilterra, dentro al quale campeggia uno striscione, lungo quanto l’intera Tribuna Nord e unico del suo genere: sono le parole con il quale il telecronista Brian Moore raccontò in diretta da Rotterdam il gol di Peter White al Bayer Monaco che consegnò all’Aston Villa la Coppa dei Campioni 1982. L’anno successivo i detentori del trofeo furono eliminati nei quarti di finale dalla Juve di Platini, Boniek e dei campioni del mondo: da allora hanno dovuto aspettare 41 per tornare in Champions, ritrovando guarda caso proprio il Bayern (battuto di nuovo per 1-0) e la Juve.
Emery: “Un pareggio di farebbe comodo”
Oggi la dimensione dell’Aston Villa non è quella di allora, ma il discorso vale anche i bianconeri. Gli inglesi però sono un poco più avanti, sia nell’evoluzione della squadra sia in questa Champions, nella quale hanno due punti in più, dettaglio che ha fatto ammettere a Emery, tecnico basco dei Villans, che «giocheremo per vincere, ma anche un pareggio ci farebbe comodo». Aggiungendo: «È comunque è favorita la Juve».
Thiago Motta: “Gli infortuni? Sono tranquillo. Lui invece sta bluffando”
Thiago Motta ha preso le frasi del suo ex allenatore (lo è stato per due anni nel Psg, senza che tra loro nascesse chissà quale feeling) come una schermaglia, se non proprio come una provocazione: «Posso sbilanciarmi? Scommetto che è diventato rosso mentre lo diceva». Lo juventino, da parta sua, ha ostentato grande tranquillità, senza tradire nemmeno un briciolo di preoccupazione per la situazione di emergenza che gli tocca affrontare, con otto giocatori rimasti a Torino per infortuni vari più o meno gravi e appena quattordici giocatori di movimento, oltre ai tre portieri, disponibili per questa partita: «Sono davvero tranquillo, non sto bluffando, ma secondo me lui invece sì. Il nostro presente è buono, ho rivisto la partita contro il Milan e ribadisco che è stata un’ottima prestazione. Abbiamo controllato il gioco e non abbiamo mai fatto ripartire i rossoneri, che sono fortissimi in contropiede. L’Aston Villa è abituato a creare delle situazioni simili, quindi quello che abbiamo fatto a San Siro ci servirà. Ma l’unica cosa che non può mancare è il massimo impegno: quello non è negoziabile».
“Siamo in crescita”
Gli inglesi hanno domandato a Thiago Motta se non gli andrebbe di allenare in Premier, la sua risposta farà decisamente felici gli juventini: «Non ho mai avuto la possibilità di venire a lavorare in Inghilterra, ma sono al 200 per 100 soddisfatto della carriera che ho fatto come giocatore e come allenatore mi sento molto bene nella squadra dove sto. Vedo un futuro importante qui alla Juve, siamo in crescita e non penso ad altro che a star bene qui».