TORINO – “Contento. Molto contento”. L’intercalare classico di Thiago Motta è questo, con la reiterazione dell’aggettivo e il suo rafforzamento: è il suo commento a ogni considerazione, a ogni argomento. Tutto, alla Juve, lo fa contento, molto contento: alla vigilia della ripresa del campionato, ha dichiarato di esserlo “di chi è rimasto a lavorare con noi” ma anche “di chi è andato in nazionale”, di Douglas Luiz e Koopmeiners, “due grandi giocatori che abbiamo la fortuna di avere dalla nostra parte” (ma ovviamente “come tanti altri”), di Danilo “che vedo molto bene, in Brasile ha giocato da terzino destro bloccato impostando centralmente, un ruolo che può fare anche da noi” e specialmente di Vlahovic: “Arriva al campo al mattino e porta entusiasmo, è molto interessante guardarlo perché ha grande voglia, energia positiva che trasmette anche agli altri. Sono contento. Molto contento”.
La prima volta di Motta tra campionato e Champions: “Ma non cambia niente”
È evidente come Motta non voglia, almeno per il momento, addentrarsi in nessuna questione. D’altronde non ha ancora nemmeno indicato l’obiettivo minimo della stagione (scudetto? quarto posto?) né dà l’impressione di volerlo fare, lasciando che il racconto di ciò che la sua Juventus è e sta diventando sia il campo a farlo. Per lui, tra l’altro, comincia un periodo nuovo visto che, da allenatore, si trova per la prima volta a gestire le tre partite alla settimana, con la Champions che si intercala al campionato e viceversa. Ma, assicura lui, non cambia niente: “Ci si allena, ci prepara, si gioca e le partite le si affrontano una dopo l’altra, come sempre, passo passo”. Ecco, passo passo è un altro intercalare tipicamente suo, ma che almeno esprime un’intenzione, una metodologia di lavoro.
Motta: “Se imponiamo il nostro gioco ci sono più probabilità di vincere”
E Empoli, dunque, Motta assicura di andare senza pensare all’esordio europeo contro il Lipsia di martedì: “Il calendario lo conosciamo da tempo, nessun problema. Ora stiamo concentrati sull’Empoli, delle altre due partite della settimana abbiamo il tempo per pensarci, parlarne, prepararle. Io ragiono sulla prima gara che ci aspetta, complicata come tutte in serie A: penso a Colombo, Pellegri e Maleh, all’Empoli che ha un bel blocco difensivo, riparte bene, sa cosa vuole fare. Noi siamo pronti a imporre il gioco per avere più probabilità di ottenere il risultato”. È questo il suo manifesto programmatico: “E’ la convinzione di fare il nostro gioco che ci porta a ottenere risultati. Abbiamo un’idea comune. Sappiamo cosa fare e cosa evitare”.
Koomeiners verso l’esordio da titolare
La formazione resta nascosta, anche se ci si aspetta l’esordio dal primo minuto di Koopmeiners e forse anche di Nico Gonzalez e dell’oggetto finora misterioso Douglas Luiz, il primo dei nuovi acquisti ad aver raggiunto la squadra che però non è mai stato considerato all’altezza di un posto da titolare. Ma naturalmente, per Motta “non ci sono difficoltà”, anche di Douglas Luiz è molto contento. Però non lo fa giocare, almeno finora. I giovani Savona e Mbangula, da parte loro, puntano a tenersi il posto perché, come dice l’allenatore, “io non guardo a età o nazionalità, guardo il momento. Se stanno bene giocano, se hanno bisogno di tempo per crescere lo avranno”.
