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Thiago Motta: “Non è un caso se io alleno una grande e De Rossi la squadra del suo cuore”

Il tecnico della Juventus loda il collega giallorosso ricordando i tempi della Nazionale: “In tanti criticavano quando mi diedero la 10, ma lui si schierò a mio favore”

TORINO – Non chiedete a Thiago Motta chi vincerà lo scudetto, se la Juve ha i mezzi per provarci, come gioca la Roma, come giocheranno i suoi, dove vuole arrivare o qualsiasi altra cosa: non ha intenzione di rispondere. L’unico argomento dal quale si lascia coinvolgere è De Rossi, l’amico più che il collega. “Di Daniele mi piace che fa quello che ritiene giusto anche se tanti hanno un’opinione diversa, come quando in nazionale mi diedero la maglia numero 10 e molti non erano d’accordo. Lui invece si espresse pubblicamente a mio favore anche se non era affatto tenuto farlo. Gli sono riconoscente a grato per come difese un suo compagno. Anche per questo gli auguro sempre il meglio”.

Il supporto di De Rossi a Thiago in Nazionale

Motta si riferisce a Euro 2016, quando Conte investì l’italo-brasiliano della maglia più prestigiosa, che nei due tornei precedenti era stata indossata da Cassano. Arrivarono critiche, chissà perché, ma De Rossi non esitò a contrastare il flusso polemico dei social. “E’ passato tanto tempo, ma non è un caso che io sia arrivato in una panchina storica e lui in quella della sua squadra del cuore. Mi sento un privilegiato, immagino che per lui sia lo stesso”.

“Ho giocatori talentuosi e intelligenti”

Sul resto, Motta è stato elusivo su quasi tutto, salvo qualche accenno sulla campagna acquisti: “Sono arrivati giocatori forti che metteranno il loro talento a disposizione di una squadra già forte. Devo dire che sono molto felice”. Il mercato comunque potrebbe non essere finito, perché ci sono ancora tre esuberi da piazzare: “Djalò, Arthur e Kostic fanno parte della Juventus ma in alcune nazioni il mercato è ancora aperto”. Tra Arabia e Turchia, Giuntoli spera che qualcuno se li prenda. Il giudizio sui nuovi è generico: “Tutti hanno fatto un grande sforzo per venire. Hanno talento, fame, sono intelligenti. Sono tutti in forma, tutti convocabili, anche Koopmeiners”. L’aria di Torino, dunque, deve aver fatto bene specialmente all’olandese, che negli ultimi giorni aveva denunciato problemi di salute. Sta benissimo, invece. Qualsiasi altro argomento, è stato trattato così: “La Roma è una squadra forte, sarà una bella partita, siamo solo alla terza giornata, siamo concentrati soltanto su questo”. E Motta è da vedere, più che da ascoltare.

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