Con il derby ancora da smaltire, nella testa e nelle gambe, e una classifica da rivitalizzare, la Juventus di Motta si trova nel pieno del tour de force di gennaio. Partite difficili ogni tre giorni, da vincere per restare a contatto delle prime quattro o, in Europa, per strappare il pass ai play-off di Champions: contro l’Atalanta, l’allenatore bianconero dovrà rinunciare ancora a Conceiçao e Vlahovic: “Tutti i giocatori – ha spiegato il tecnico – sono importanti. Lui fa parte della rosa ed è importante per noi. Quando è a disposizione siamo contenti. Abbiamo fatto bene anche in sua assenza ma ci è mancata la vittoria”. Nelle quattro partite in cui il centravanti serbo non ha giocato, la Juventus non ha mai vinto, mettendo a segno solo due gol.
Una sfida ribaltata rispetto al passato
Negli ultimi anni la partita tra Atalanta e Juventus si è conquistata lo status di big match della Serie A. Eppure, la differenza non era mai stata così marcata a favore dei nerazzurri come quest’anno: “Affrontiamo una squadra che secondo la classifica sta meglio di noi”, ammette Motta . “Vogliamo fare la nostra partita per vincere, non siamo contenti perché vogliamo essere in zona Champions. Sarà una grande sfida, sicuramente complicata”.
Vlahovic out contro l’Atalanta
L’allenamento di rifinitura non ha sorriso a Dusan Vlahovic e alla Juventus. Il centravanti serbo, infatti, non sarà tra i convocati di Thiago Motta per la partita di martedì con l’Atalanta: nella seduta della vigilia, non ha ricevuto le risposte attese dal suo corpo, necessarie per rischiare la sua presenza in campo al Gewiss Stadium. Vlahovic salterà quindi la quinta partita in stagione, un duro colpo per i bianconeri visto che, se è vero che non hanno mai perso, senza di lui non sono mai riusciti a portare a casa i tre punti, segnando soltanto due gol. Toccherà, con tutta probabilità, ancora a Nico Gonzalez guidare l’attacco della Juventus da punta centrale, compito già svolto nel derby della Mole nello scorso turno. Il serbo continua a lavorare per tornare a disposizione sabato prossimo nell’altro big match di gennaio, quello con il Milan: la sua assenza, però, peserà molto nello scontro diretto contro i nerazzurri di Gasperini.
Motta e Koopmeiners contro il loro passato
Nel suo percorso da calciatore, Motta ha incrociato la strada con Gasperini, venendo allenato dal tecnico piemontese prima al Genoa poi, per una manciata di partite, all’Inter. Ora, a quattordici anni di distanza, ritrova Gasp in uno scontro di alta classifica: “Si è sicuramente evoluto, ma già prima era un grandissimo allenatore e oggi ancora di più. Era molto esigente, voleva andare sempre in avanti, voleva vedere la squadra giocare bene, attaccare, e continua a essere così. Attacca con tanti uomini, cambiano qualcosa con le tre punte, dipende dalle avversarie”. Sarà una partita emotivamente particolare anche per Koopmeiners, che ritorna a Bergamo dopo il tormentato passaggio in bianconero di quest’estate: “Teun è il giocatore e la persona che mi aspettavo. Dà tanto nel quotidiano, si allena sempre molto bene, aiuta i suoi compagni, si mette in difficoltà per la squadra in tanti momenti della partita. Potrebbe non farlo, nessuno se ne accorgerebbe, ma lui lo fa perché vuole aiutare per vincere. Torna in un posto dove è stato molto bene, ha dato tantissimo, sarà una partita speciale per lui, dovrà controllarsi a livello emotivo”. E aiutare la Juventus a scrollarsi di dosso la penuria di risultati vissuta fino a oggi.