È ormai diventata una questione urgente di politica e diplomazia internazionale l’esclusione delle squadre israeliane di calcio dalle competizioni internazionali. Si fanno di ora in ora sempre più pesanti le pressioni di segno opposto su Fifa e Uefa, gli organismi dei governi calcistici mondiale ed europeo. Ieri gli Usa hanno preso una posizione netta a favore di Israele: «Lavoreremo senza sosta per bloccare completamente qualunque tentativo di escludere la nazionale israeliana dal Mondiale», ha dichiarato a Sky News un portavoce dell’amministrazione Trump. Il Mondiale del prossimo anno, organizzato dalla Fifa, si svolgerà proprio negli Usa, in Canada e in Messico e la dichiarazione è stata letta dagli analisti di politica sportiva come un messaggio per nulla cifrato al presidente Fifa, lo svizzero Gianni Infantino, che è in eccellenti rapporti con Trump ma anche con i Paesi arabi del Golfo.
Il Times: “Federazioni europee vogliono esclusione”
Le pressioni non risparmiano l’Uefa, presieduta dallo sloveno Aleksander Ceferin. Secondo un’indiscrezione diffusa dal Times, all’interno dell’organismo di Nyon esisterebbe una maggioranza di federazioni favorevoli all’esclusione delle squadre israeliane: sarebbero pronte a votarla la prossima settimana in un esecutivo ad hoc. La notizia non è stata confermata, come quella sulla sospensione dei club d’Israele dalle coppe europee: per il momento nessuna riunione è fissata, è la linea filtrata informalmente.
La sfida Italia-Israele a Udine
Analogamente nessuna conferma è arrivata sul fatto che il 3 ottobre a Zurigo il Council della Fifa possa esprimersi sull’uscita forzata di Israele dalle qualificazioni al Mondiale, che comporterebbe l’annullamento della partita Italia-Israele del 14 ottobre a Udine. Né Fifa né Uefa, dunque, sembrano intenzionate a fare il primo passo, anticipando la diplomazia internazionale, che nel 2022 orientò la sospensione delle squadre russe (e l’esclusione decisa dal Cio delle delegazioni russe e bielorusse negli altri sport) per l’invasione dell’Ucraina.
La lettera degli otto esperti dell’Onu
Ma appare complicato il totale congelamento del tema, viste le quotidiane uscite allo scoperto su Gaza, dopo la lettera a Fifa e Uefa degli otto esperti indipendenti dell’Onu per chiedere la sospensione delle squadre israeliane. Ma l’unanimità è impossibile. La Federcalcio ungherese ospita le partite della nazionale israeliana e la Federcalcio tedesca non voterebbe mai l’esclusione anche per ragioni storiche: Hans-Joachim Watzke, membro del comitato esecutivo Uefa, è stato da poco premiato dal Consiglio centrale ebraico in Germania per il suo lavoro sulla memoria dello sterminio nazista.