TORINO – La storia e la tradizione testimoniano come il clima da battaglia faccia bene al Toro. E’ stato così anche stavolta: il Torino battagliero scosso dalla vicenda Bellanova ha avuto la meglio di un’Atalanta aristocratica, forse sorpresa dalla lucida determinazione gettata in campo dalla banda di Paolo Vanoli. Finisce 2-1, con il Torino che vola sui gol di Ilic e Adams (che ribaltano il vantaggio di Retegui) accostando così al bel debutto di San Siro lo splendido bis sui bergamaschi.
«La cronaca della gara»
Di certo, il clima al Grande Torino è bollente, e non solo per gli oltre trenta gradi in cui si gioca. I padroni di casa hanno vissuto una settimana particolare, iniziata con le lodi per il bel pareggio contro il Milan e terminata con il fulmine a ciel sereno della cessione di Bellanova che ha scatenato la furia del popolo granata. Il pre-gara vive della contestazione di migliaia di tifosi del Toro che marciano contro il presidente Urbano Cairo e il clima non può non avventarsi sulla stessa Atalanta. In campo, alla fin fine, mancano i due protagonisti di giornata, uno per parte: non c’è Cairo, indotto a starsene a casa (anche) da ovvi motivi di ordine pubblico, e non c’è neppure Bellanova, non convocato da Gasperini per ragioni di opportunità.
La premiata ditta ilic-Adams
Il Toro presenta solo due italiani in campo ma bravo è Vanoli a schierare una squadra rabberciata quanto competitiva: Tameze fa il terzino, come ai tempi di Juric, Vojvoda fa il vice-Bellanova, mentre Borna Sosa e Pedersen sono in panchina. Nell’Atalanta, invece, Gasp scommette sul vertice offensivo Retegui che, al 26’, ringrazia e svetta di testa su Coco andando a firmare il gol del vantaggio per i nerazzurri. Ma il Toro reagisce alla grande e in cinque minuti trova il pareggio con Ilic che si inserisce sul centrosinistra e batte Carnesecchi in uscita. In avvio di ripresa, il Toro completa la rimonta: è il 4’, se ne va sulla sinistra il solito Ilic, il tiro di Zapata viene respinto da Carnesecchi e Adams da due passi appoggia il 2-1.
Due legni per l’Atalanta, poi ci pensa Milinkovic
Che non sia giornata per l’Atalanta lo testimoniano la traversa colta da Retegui e il palo preso da De Ketelaere, ma anche di più ciò che succede al 93’, quando Lazaro commette fallo in area sul più giovane della compagnia nerazzurra, il talentino Federico Cassa, classe 2006. L’arbitro Rapuano assegna in un primo momento il calcio d’angolo, poi viene richiamato dal Var e concede il rigore, che Pasalic calcia sui guantoni di Milinkovic. Finisce così 2-1 e se l’Atalanta, rigore a parte, non è riuscita a trovare il guizzo decisivo è soprattutto merito di un gran bel Toro; e chissà a quali traguardi potrebbe ambire, non fossero state smantellate prima la difesa (ceduti Buongiorno, Djidji e Rodriguez) e poi la corsia destra (venduto Bellanova). Il merito della ricostruzione è tutto di Vanoli, il tecnico debuttante ed emergente che il popolo granata ha già eletto proprio paladino nella contestazione a Cairo. E venerdì pomeriggio, poche ore prima della fine del mercato, i granata saranno di scena proprio a Venezia che lo scorso anno era “casa Vanoli”.
Il tabellino di Torino-Atalanta
Torino (3-5-2) Milinkovic 8 – Tameze 6 (22’ st Dembélé 6), Coco 6, Masina 6 – Vojvoda 6 (33’ st Sosa sv), Ricci 6.5 (53’ st Ciammaglichella sv), Linetty 7, Ilic 7.5, Lazaro 6.5 – Zapata 7, Adams 8 (53’ st Karamoh sv). All. Vanoli 7.5.
Atalanta (3-4-2-1) Carnesecchi 7 – Djimsiti 5, Hien 5.5 (25’ st Palestra 6), De Roon 5.5 – Zappacosta 6, Ederson 5 (40’ st Manzoni sv), Pasalic 4, Ruggeri 5 – De Ketelaere 6 (40’ st Cassa sv), Brescianini 5 (8’ st Samardzic 5.5) – Retegui 7 (25’ st Zaniolo 5). All. Gasperini 5.5.
Arbitro: Rapuano.Reti: 26’ pt Retegui, 31’ pt Ilic, 5’ st Adams
Note: ammoniti Pasalic, Hien, Ilic, Djimsiti, Zapata, Milinkovic-Savic, Zaniolo. Spettatori 20.451.
