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Torino-Lecce 0-0: meglio i salentini, ma Milinkovic è un muro

Il portiere granata toglie spesso dai guai la propria difesa. Passo indietro per la squadra di Vanoli

TORINO – Sperava di fare bottino pieno di punti per poter alimentare il sogno di rimanere un’altra settimana in testa alla classifica, il Torino di Paolo Vanoli. E invece ad andare molto più vicino alla vittoria è stato il Lecce che ha giocato meglio creando anche le occasioni più rilevanti per conquistare la vittoria. Finisce 0-0 la sfida del pomeriggio fra un brutto Torino che non ha mai impensierito Falcone e un bel Lecce che dà continuità alla vittoria sul Cagliari e torna a casa con ben più rimpianti di quelli granata.

«La cronaca della gara»

Il clima, al Grande Torino, è bollente: oltre agli scampoli d’estate, sole pieno e venticinque gradi, ad elettrizzare i 24.277 spettatori c’è il sogno del sorpasso sulla Juve per conservare una vetta che, dopo quattro giornate di campionato, mancava dai tempi di Emiliano Mondonico, stagione 1993/94. Di fronte, però, i granata si ritrovano un Lecce pimpante e attento: i salentini partono guardinghi ma con il trascorrere dei minuti prendono campo e sicurezze. Tanto che, nel primo tempo, il bilancio delle occasioni da gol è sbilanciato dalla parte dei giallorossi, in tenuta bianca: ci prova due volte Krstovic ma l’occasione più ghiotta arriva al 35’ quando Morente sfiora il palo di testa da due passi. Intanto, fra i granata, c’era già stato il primo cambio, con Walukiewicz che dopo nemmeno venti minuti sostituisce Vojvoda alle prese con un problema muscolare.

La protesta dei tifosi del Torino contro Cairo continua

Un capitolo a parte lo merita invece la contestazione del popolo granata nei confronti di Urbano Cairo; la protesta della gente del Toro non perde d’intensità, come dimostrano i cori frequenti e lo striscione che non ha bisogno di interpretazioni, srotolato in curva Maratona nel corso del primo tempo: “Le buone prestazioni non cambiano le nostre intenzioni, Cairo fuori dai cogl….”.

Rimpianti solo per il Lecce

In avvio di ripresa, Vanoli sostituisce l’evanescente Pedersen con Borna Sosa (e il contestuale cambio di fascia di Lazaro), mentre Gotti risponde inserendo Coulibaly al posto dell’ammonito Pierret. L’andazzo della partita però non cambia: è il Lecce a spingere, mentre il Torino fatica a farsi vedere dalle parti di Falcone. Tanto che a metà ripresa è Milinkovic a servire il miracolo di giornata per salvare i pali granata quando si trova davanti il solito Krstovic tutto solo. Finisce 0-0 ma i rimpianti sono tutti del Lecce.

TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda (20’pt Walukewicz), Coco, Masina; Pedersen (1’st Sosa), Ricci,

Linetty (18’st Tameze), Ilic (29’st Gineitis), Lazaro; Adams, Zapata (29’st Karamoh). Allenatore: Vanoli

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Pierret (1’st Coulibaly); Berisha (25’st Rafia), Morente (25’st Oudin), Rebic (15’st Pierotti); Krstovic. Allenatore: Gotti.

ARBITRO: Colombo di Como

NOTE: spettatori 25.000 circa con 1489 tifosi ospiti. Ammoniti: Pierret, Morente, Rafia, Walukewicz. Angoli: 7-2 per il Lecce.

Recupero: 1′; 4′.

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