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Totò Schillaci ricoverato in ospedale. I tifosi si stringono intorno al campione di Italia 90. Il messaggio di Baggio: “Fai un’altra magia”

Sono centinaia di migliaia i post sui social di campioni e cittadini comuni. E c’è chi invoca Maradona: “Diego digli al Padreterno di lasciarlo ancora in questa terra”

“Come sta Totò?”. La domanda si ripete nei padiglioni dell’ospedale Civico di Palermo. Lo chiedono i pazienti, i loro parenti, lo chiedono anche i tifosi che sono accorsi per sincerarsi di persona sullo stato di salute dell’eroe di Italia 90. La famiglia sta naturalmente blindando Schillaci ed è stata costretta ieri a uscire con un messaggio sui social per mettere a tacere chi aveva pubblicato indiscrezioni prive di fondamento.

Le parole di Baggio compagno a Italia 90

Proprio sui social cresce l’ansia del mondo del calcio. Il primo post condiviso dall’amico Roberto Baggio su Instagram riassume in tre foto l’amicizia della coppia d’oro di Italia 90. “Forza Totò”, scrive l’ex attaccante. E ancora “Fai un’altra magia”. Non si contano i commenti dei fan di Schillaci, di solidarietà e preoccupazione per il suo stato di salute. “Siamo tutti in apprensione per Totò Schillaci, mi auguro che tutto si risolva per il meglio”. Sono le parole di Roberto Donadoni, compagno di Schillaci ai mondiali di Italia 90 che è intervenuto a “Radio anch’io sport” su Rai Radio 1.

I messaggi per il calciatore sui social

L’hashtag #forzatotò ha già centinaia di post con immagini dell’ex campione azzurro. Su Twitter, l’account dei fan @forzaschillaci non smette di postare ricordi e record: dai goal in Giappone a quelli con la maglia del Messina e poi della Juventus, l’abbraccio con Maradona e la scritta: “Diego digli al Padreterno di lasciarlo ancora in questa terra. Totò tieni duro”.

La malattia di Schillaci e le cure a Palermo

Schillaci, affetto da un carcinoma al colon, della sua malattia aveva parlato dopo l’esperienza a “Pechino Express”, il programma a cui ha partecipato insieme alla moglie, Barbara Lombardo. L’ex attaccante di Juventus e Inter raccontò di essere stato operato due volte per un tumore e di aver avuto “paura di morire” ma di esserne venuto fuori anche grazie all’amore della moglie. Lo scorso gennaio, la mattina dell’arresto di Matteo Messina Denaro, era nella stessa clinica, “La Maddalena” di Palermo, e raccontò a Repubblica la cattura del super latitante.

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