WASHINGTON – Il debutto con i fuochi d’artificio ha fatto felice la Juve. “Abbiamo giocato bene, abbiamo fatto una partita tosta, sono molto felice e fiducioso per il futuro” ha detto Kolo Muani, nominato miglior giocatore del match, premio che forse avrebbe meritato di più Conceição. I gol non hanno tuttavia sciolto la lingua del francese, che non è andato oltre a questi concetti, ma hanno dato grande soddisfazione a Tudor, che ha visto esattamente la squadra che voleva. “Già nei giorni scorsi avevo la sensazione che i ragazzi ci tenessero, che fossero motivati, sul pezzo, vogliosi. Prima della partita avevano la faccia di quelli che pensavano ‘finalmente si gioca’. Vedo una bella energia tra di loro e tanta voglia di sacrificarsi. Li percepivo proprio bene e il campo ha confermato le mie sensazioni”.
L’incontro con Trump
Tudor è stato invece zittito dalla Fifa, spalleggiata dall’ufficio stampa della Juventus, che gli ha impedito di rispondere alla domanda su come si fosse sentito a stare nello studio ovale mentre Trump parlava di guerra nucleare. Ha soltanto potuto dire che “non capita tutti i giorni di andare alla Casa Bianca”, poi è calata la censura.
Cosa ancora non va
Ritornando al calcio, Tudor ha parlato anche dei difetti della squadra: “C’è sempre qualcosa che non va, lo analizzeremo. Possiamo migliorare tanto sulle marcature preventive e subire meno contropiede. Ma ci sono anche state tante belle cose, un bel ritmo, un bel coraggio. Adesso c’è da recuperare energie perché comunque abbiamo speso tanto, ma questo risultato ci dà tanta fiducia per le partite che verranno. Bisogna subito concentrarsi sulla prossima, perché è l’unica che conta”.