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Tudor, primo giorno di Juve: viaggio in auto da Spalato a Torino, le visite mediche, l’allenamento

Il tecnico croato subito in campo. Il saluto di Thiago Motta: “Ho vissuto momenti intensi”

Appena è arrivato l’accordo con la Juventus, Igor Tudor non ci ha pensato un secondo. È salito a bordo della sua automobile per divorare i 1028 chilometri che separano Spalato da Torino: ha varcato il cancello del centro sportivo bianconero pochi minuti prima delle 9, preceduto dal suo collaboratore Ivan Javorcic, il nuovo vice dello staff tecnico bianconero. È iniziata così la sua terza avventura alla Juventus, la prima da allenatore dopo esser stato calciatore e vice di Pirlo: oggi ci sarà il primo allenamento, con il passare dei giorni prenderà sempre più forma la sua nuova creatura. Quasi quattro mesi per riscrivere il suo futuro confermando quanto visto in passato.

Tudor, visite mediche al J Medical

Giaccone blu, barba, un sorriso nonostante la pioggia e il tanto lavoro da fare. Questa mattina Tudor si è recato al J Medical alle 9.50, accompagnato dal team manager Fabris, dal vice Javorcic e dal preparatore dei portieri Rogic, per sostenere le visite mediche di rito, fondamentali per i calciatori ma anche per gli allenatori e per lo staff tecnico. Dopo gli esami, si potrà concentrare subito sulla sua nuova avventura, sulla missione di rivitalizzare la Juventus e riportarla in Champions League, passaggio fondamentale sia sportivamente che economicamente per il club. Nel primo pomeriggio guiderà il suo primo allenamento, respirerà di nuovo l’aria della Continassa che per un anno è stata casa sua, quando venne scelto dalla dirigenza per stare a fianco di Pirlo e Baronio mettendo a disposizione la sua esperienza maturata in panchina.

Chi sono i membri dello staff di Tudor

Oggi si inizierà con il primo allenamento, il primo passaggio verso la nuova veste tattica della Juventus. Mancheranno i quattordici nazionali, che rientreranno un po’ alla volta a partire da oggi, iniziando con l’argentino Nico Gonzalez, che ha lasciato il ritiro dell’Albiceleste dopo l’espulsione diretta rimediata contro l’Uruguay. Sarà sul campo con i suoi uomini di fiducia, su tutti Ivan Javorcic, vice allenatore, ex tecnico di Mantova, Brescia, Pro Patria, Sudtirol e Venezia che condivise con Tudor l’esperienza alla Lazio, terminata dopo nove partite e con la qualificazione in Europa League lo scorso anno. Classe 1979, nato a Spalato e cresciuto nell’Hajduk come Igor, da calciatore ha vestito le maglie di Hajduk, Brescia, Crotone, Treviso, Atalanta, Arezzo, Pizzighettone e Feralpi, prima di dedicarsi alla carriera da tecnico. Era con lui alla Lazio anche Tomislav Rogic, che sarà il preparatore dei portieri: croato di Zara, dove ha sviluppato la sua carriera da portiere, è diventato tecnico specializzato prima all’Hajduk, quindi allo Shaktar, Zenit San Pietroburgo, Bruges, di nuovo all’Hajduk quindi Lazio.

L’addio di Motta: “Momenti intensi”

Si chiude dunque l’esperienza Thiago Motta, iniziata con grandi aspettative e conclusa senza neanche il ritorno a Torino del tecnico. L’allenatore italo-brasiliano ha comunque trovato il modo per chiudere la sua avventura: “Ho vissuto momenti intensi, affrontati sempre con massima determinazione e volontà di migliorare ogni giorno – ha dichiarato all’ANSA -. Ringrazio la proprietà per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club, la dirigenza e tutte le persone del club che mi hanno sostenuto nel lavoro quotidiano, i giocatori per il lavoro e l’impegno profusi fin dal primo giorno insieme. Auguro ai tifosi e alla Juventus il meglio per il futuro”.

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