TORINO – “Penso si sia fatto un buon lavoro, non si è sbagliato quasi niente”, dice Igor Tudor alla vigilia della partita che determinerà la misura esatta del suo periodo juventino. In quanto agli sbagli, ne basterebbe uno a Venezia per compromettere due mesi fin qui positivi, durante i quali il tecnico croato – che, per usare le sue parole, aveva trovato la squadra “in un buco profondo” – ha completato la piccola rimonta dal quinto al quarto posto (era ciò che gli si chiedeva, in fondo), che dovrà difendere in questa ultima giornata e in casa di una squadra pericolante, che per salvarsi deve vincere per forza ma con la consapevolezza che potrebbe non bastare. “I giocatori”, continua Tudor, “li ho visti bene, concentrati, in crescita. L’ultima partita l’abbiamo controllata con la maturità della grande squadra. Vedo che vuole prendersi quello che è suo e questo mi dà fiducia”.
Tudor: “La Juve ha un potenziale superiore a questo”
Per la garanzia del quarto posto, obiettivo minimo e unico rimasto al fondo di una stagione nel complesso molto deludente, la Juve deve vincere, altrimenti corre il rischio di essere scavalcata dalla Roma (e in teoria anche dalla Lazio) e mandare in fumo il denaro che serve al club per mantenere competitiva la squadra e a Tudor per salvare la panchina almeno fino al Mondiale per club. “Ma in questo momento penso soltanto a Venezia”. Sul futuro, concede un’unica riflessione: “Il potenziale di questa squadra è superiore a quello che si vede ora”, che è la stessa cosa che pensa Giuntoli e che non pensava invece Thiago Motta, convinto che per arrivare al vertice mancasse ancora molto. “Ma adesso dobbiamo rimanere concentrati e non sbagliare l’ultimo passo. Concentrazione è la parola che meglio mi rappresenta”.
In pancina torna Koopmeiners
A Venezia rientreranno Savona e Thuram, reduci dalla squalifica, ma sono in dubbio Renato Veiga e McKennie, che soltanto alla vigilia si sono allenati a tempo pieno con la squadra. Ieri era presente anche Koopmeiners, che al Penzo potrebbe andare in panchina. In attacco, ballottaggio tra Kolo Muani e Vlahovic, con il francese favorito.