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Udinese-Juventus 0-2: Thiago Motta ritrova la vittoria

Dopo due pareggi in fila, ci pensano Thuram (che provoca l’autorete di Okoye) e Savona a ridare i 3 punti ai bianconeri

UDINE – Dopo le settimane della pigrizia offensiva e quelle dell’allegria difensiva, la Juventus ha trovato di colpo un equilibrio. Non ha camminato sui trampoli, non si è lasciata spaventare dalla sua stessa vulnerabilità ma qui, in questo lembo di Nord-Est dove stavano sognando avventure memorabili (qui la memoria più struggente porta a Guidolin e Zaccheroni), ha individuato l’esatto punto di congiunzione tra il rischio e la cautela, tra il controllo e le fiammate. Gli incendiari sono stati Thuram e Yildiz che, combinando sul centro-sinistra, hanno incenerito l’Udinese, e quella fonte di calore ha sprigionato due gol: sul primo, il francese ha scambiato col turco e poi stangato con il sinistro colpendo il palo e, sul rimbalzo, il corpo del povero Okoye a terra dopo il vano tuffo; sul secondo Yildiz il palo l’ha colpito da sé e a ricacciare la palla in rete è stato poi Savona, con un lucidissimo rasoterra. L’unico rischio la Juve l’ha corso subito dopo (Di Gregorio ha salvato su Davis) mantenendo sulla gara non tanto il dominio, ma un controllo assoluto, possibile solo a una squadra totalmente presente a sé stessa.

«La cronaca della gara»

L’Udinese ha impiegato tre quarti di gara per entrarvi e soltanto nell’ultimo ha messo pressione, soprattutto fisica, e agitazione, arrivando a colpire una traversa con Lucca, di testa, a una decina di minuti dalla fine: una figura barbina, che l’allenatore Runjaic non ha mancato di rimarcare in maniera molto dura, tant’è che l’interprete faceva fatica a stare dietro alla rabbia impetuosa di un lungo monologo in tedesco. Come sintesi può bastare questa: «Nel primo tempo non siamo esistiti, abbiamo fatto allenare la Juventus».

La compattezza della Juventus

L’impalpabilità dell’Udinese ha dato di certo un bel contributo e le cose sono un poco cambiate dopo l’intervallo, quando Runjaic ha tolto i due giocatori, Lovric e Kabasele, risucchiati nel triangolo delle Bermude formato dalle combinazioni tra Yildiz e Thuram. Ma la Juve ha contribuito di più, perché un equilibrio simile non s’era ancora visto: la squadra è rimasta corta, mai troppo lontana dalla propria porta e nemmeno dall’altra (né troppo vicina, perché anche stare troppo addosso all’area altrui può essere un problema), ha imposto il ritmo (non altissimo) che desiderava, ha compensato con il senso collettivo a qualche defaillance individuale e con qualche guizzo individuale ha scombiccherato la monotonia del possesso palla.

Thiago Motta soddisfatto

Thiago Motta era molto contento. In realtà lui si dichiara sempre contento di tutto e di tutti, però stavolta non sembrava di facciata ma lasciava intuire una soddisfazione più profonda, più completa. Ha apprezzato come la squadra abbia recuperato in fretta la palla perduta e come quasi mai abbia prestato il fianco al rischio. «Se attacchi in maniera organizzata, poi il contropiede non lo prendi», è il senso del tutto. «Abbiamo fatto bene dal primo all’ultimo minuto, abbiamo giocato uniti. Dobbiamo ancora migliorare, ma questa è benzina per lavorare di più».

I progressi di Thuram

Agli occhi sono saltati specialmente i progressi di Thuram, che da mezzala sta assumendo una nuova dimensione, e di Weah, sempre più puntuto, anche se molte delle sorti della Juventus dipenderanno dalla crescita di Koopmeiners, che ieri ha giocato 90’ senza che fosse previsto. «Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di cambiarlo ma non ci sono riuscito, perché lui fa bene alla squadra. È un giocatore speciale, diverso, di quelli difficili da trovare», anche se con 60 milioni in tasca è meno complicato. Di sicuro, è un giocatore che nella Juve non ha alternativa e anche adesso che ancora non sta benissimo dà un senso al gioco che gli gira attorno.

Udinese-Juventus 0-2 (0-2)

Udinese (3-5-2) Okoye – Kabasele (1’ st Ebosse), Bijol, Giannetti – Ehizibue (42’ st Rui Modesto), Lovric (1’ st Zarraga), Karlstrom, Payero, Zemura 5 (23’ st Kamara) – Davis, Thauvin 5.5 (23’ st Lucca). All. Runjaic.

Juventus (4-1-4-1) Di Gregorio – Savona (36’ st Cabal), Gatti, Kalulu, Cambiaso (36’ st Danilo) – Locatelli – Weah (42’ st Mbangula), Koopmeiners, Thuram (25’ st McKennie), Yildiz – Vlahovic (25’ st Conceiçao). All. Thiago Motta.

Arbitro: Abisso.Reti: 19’ pt aut. Okoye, 37’ pt Savona

Note: ammoniti Bijol, Locatelli, Davis, Gatti. Spettatori 24.990.

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