In casa Roma è buio pesto. E non sembra esserci via d’uscita ad una crisi senza fine. Dopo la pesante sconfitta in casa del Verona domenica scorsa, i giallorossi pareggiano 1-1 in casa del Saint-Gilloise raccogliendo il 5° punto in quattro gare di Europa League. La svolta richiesta dai Friedkin solo pochi giorni fa non c’è stata. Anzi. La Roma vista in Belgio è una quadra malata, in piena crisi di identità, gioco ed entusiasmo. Incapace di mantenere il vantaggio siglato da Mancini. E anzi capace di subire il gol del pareggio di testa da un calciatore di 173 centimetri. E rischiare nei minuti finali l’ennesima sconfitta di una stagione maledetta.
«La cronaca della partita»
Juric sempre più a rischio
In questo momento non sembra esserci cura per la Roma. E dopo l’ennesima brutta figura, la posizione di Juric in panchina (“il risultato è negativo, meglio aver preso un punto ma oggi non possiamo essere molto soddisfatti della prestazione” ha detto il tecnico) è ormai appesa ad un filo. I Friedkin avevano chiesto due vittorie tra la trasferta belga e il Bologna. La Roma inciampa al primo ostacolo e adesso si attende solamente l’arrivo nella Capitale della proprietà americana per capire cosa fare con l’allenatore croato. I tempi sono ristretti, questa sera la squadra rientra a Roma e domenica si gioca. Poi ci sarà la pausa per le nazionali e lì potrebbe arrivare l’ennesima decisione drastica di una stagione nata male che sta proseguendo nel modo peggiore.
Hummels ancora fuori
La partita ha offerto davvero poco. Il primo tempo è tutto nelle giocate di Fuseini, Saidiki e Niang che con le loro accelerazioni sono riusciti a mettere in difficoltà la difesa emergenziale schierata da Juric. Che anche contro il Saint-Gilloise ha scelto di non schierare neanche per 1’ Hummels, diventato ormai un caso a Trigoria. Nonostante l’assenza di Ndicka, l’allenatore ha optato per l’adattamento di Cristante centrale di difesa e una formazione che è sembrata più frutto del caso che di scelte ponderate. Da Cristante a Celik (colpevole della marcatura sul gol), passando per Le Fée e lo stesso Shomurodov in attacco, totalmente impalpabile.
Squadra impaurita
Pareggio che non vuol dire sconfitta. Ma quello che preoccupa della Roma attuale è la percezione di una squadra persa, impaurita di fronte ad ogni avversario. Che sia il Verona o un modesto Saint-Gilloise. Incapace di imbastire un’azione d’attacco che non sia frutto della giocata del singolo – come il palo preso da Baldanzi o il colpo di testa di cattiveria segnato da Mancini. Il resto è disorganizzazione e un’evidente depressione.
Attesa per la decisione dei Friedkin
Toccherà ai Friedkin capire se l’ennesimo esonero può essere la scossa giusta per un gruppo ormai sciolto nella sua essenza di squadra. Gli sguardi persi dei calciatori a fine partita, mentre quasi corrono nello spogliatoio, raccontano forse tutto quello che è attualmente la Roma. Ora o mai più verrebbe da dire. Prima che la stagione prenda una piega irrecuperabile.
Union Saint Gilloise-Roma 1-1 (0-0)
Union Saint Gilloise (3-5-2): Moris; Mac Allister, Burgess, Sykes; Machida, Sadiki, Vanhoutte, Kalhali (23′ st El Hadj), Niang; Fuseini (23′ st Rodriguez), Ivanovic (34′ st Boufal). (1 Chambaere, 14 Imbrechts, 4 Rasmussen, 6 Van De Perre, 7 Kabangu, 33 Berradi, 48 Leysen). All. PocognoliRoma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Cristante, Angelino; Celik, Koné, Le Fée (10′ st Pisilli), El Shaarawy (35′ st Soulè); Pellegrini, Baldanzi (35′ st Zalewski); Shomurodov (10′ st Dovbyk). (98 Ryan, 89 Marin, 15 Hummels, 12 Saud, 72 Nardin, 16 Paredes, 21 Dybala, 66 Sangare). All. JuricArbitro: Brisard (Fra)Reti: 17’ st Mancini, 31′ st Mac AllisterAngoli: 5-4 per l’UnionRecupero: 1′ e 3’Ammoniti: Shomurodov, Celik, Vanhoutte, Sykes per gioco scorretto