Curiosa disavventura per la squadra femminile del Manchester United in Champions League. Oltre metà delle giocatrici è stata costretta a dover giocare l’andata del terzo turno preliminare, a Bergen, in Norvegia, contro il Brann con un paio di scarpini comprati di corsa qualche ora prima in un negozio della città. E il risultato è che alla fine lo United ha perso 1-0.
Il sacco degli scarpini scomparso durante il viaggio
A raccontare il curioso episodio è stata la centrocampista dei Red Devils Lisa Naalsund che è proprio originaria di Bergen. “Avevamo imbarcato i nostri scarpini in un sacco che incredibilmente, all’arrivo è scomparso. Di conseguenza alcuni componenti dello staff sono stati costretti ad andare di corsa presso un negozio di articoli sportivi per procurarsene altri. Non è l’ideale per nessuno dover giocare con delle scarpe nuove…”.
Due membri dello United hanno comprato 15 paia
Ancor più stupito è rimasto Andre Gullord, il proprietario del negozio di articoli sportivi ‘Torshov Sport’ quando si è visto arrivare, verso le 16.30, due membri dello staff dello United che gli hanno chiesto “13-15 paia di scarpe da calcio e 20 paia di parastinchi. Hanno comprato i modelli top, le Mercurial Vapor della Nike e le Predator della Adidas. Costano tra le 230 e le 250 sterline. Le scarpe da calcio sono care in Norvegia”.
Scarpini non idonei al terreno, la squadra ha perso 1-0
Il problema è che gli scarpini non avevano i tacchetti metallici che solitamente vengono usati su superfici morbide e bagnate come quella di Bergen ma quelli di gomma per terreni duri. Il risultato è stato che lo United, davanti a un pubblico record, per la Norvegia, di 16019 spettatori, ha perso 1-0 sorpreso dal colpo di testa del difensore Ingrid Stenevik al 76′. “Il Brann ha festeggiato come se si fosse qualificato”, ha detto alla fine l’allenatore dello United Marc Skinner. “Lo aspettiamo al ritorno tra una settimana a Leigh…”.
