“Prendo un caffè e torno”. Sarebbe bastata questa frase, pronunciata da Guillermo Ochoa negli uffici del Burgos, per trasformare un normale affare di mercato in una delle storie più curiose dell’estate. Il portiere messicano – che ha giocato anche in Italia con la maglia della Salernitana – svincolato dopo l’esperienza in Portogallo con l’Avs Futebol, aveva superato le visite mediche e stava per firmare il contratto. Tutto pronto, con la società spagnola pronta a presentarlo come rinforzo di lusso per la porta.
Il colpo di scena
Poi l’uscita improvvisa. Ochoa avrebbe chiesto una pausa, “vado a prendere un caffè”, salvo non rientrare mai più. Il telefono spento, nessuna risposta ai dirigenti del club, l’accordo sfumato proprio nei minuti finali del mercato. Nel caos, il Burgos si è dovuto muovere in fretta e ha chiuso in extremis per Jesús Ruiz dal Racing de Ferrol, consegnando comunque al tecnico Ramis un pacchetto di tre portieri. Le versioni sull’accaduto restano contrastanti: l’entourage del messicano sostiene che all’ultimo sarebbero stati modificati alcuni termini contrattuali, mentre dal club non arrivano conferme in tal senso. Di certo, il racconto del “caffè” ha fatto il giro dei social e ha trasformato la mancata firma in un “caso” di calciomercato.
Ochoa e la palestra di Madrid
Il direttore sportivo del club spagnolo Michu, in conferenza stampa, ha liquidato la vicenda con poche parole: “Ochoa era un’opzione, ma adesso la porta è chiusa. Siamo contenti dei nostri tre portieri”. Una soluzione che sembra aver soddisfatto lo stesso portiere messicano, che dopo la fuga è tornato a Madrid – dove vive – postando su Instagram due storie in cui si fotografa all’interno di una palestra della capitale spagnola.