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Varane si nasconde tra i tifosi per andare a tifare il suo Lens contro il Psg

Il dirigente del Como, ex stella di Real e Francia, è tornato nello stadio in cui aveva esordito nel 2010: “Non si può spiegare l’emozione”

Qualche mese fa pensava di esordire nella serie A italiana con il Como. Domenica era invece a fare il tifoso: non sul lago, nonostante sia un dirigente della squadra lombarda. No, Raphael Varane ha preso un aereo ed è volato a Lens per andare a fare il tifo per la squadra in cui è cresciuto. E il modo che ha scelto è il più singolare possibile.

Varane mimetizzato tra i tifosi del Lens

Chissà quante volte ci aveva pensato, mentre vinceva le Champions League con il Real Madrid e il Mondiale con la Francia. Tornare allo stadio da tifoso, come da bambino. A pochi mesi dal ritiro, dovuto a un infortunio al ginocchio riportato durante la prima (e unica) partita con il Como, Varane si è vestito da tifoso. Nel vero senso della parola. Si è nascosto dietro un cappello e una sciarpa gialli e rossi, i colori del Lens, e ha preso posto in una tribuna popolare dello stadio in cui aveva esordito da professionista nel 2010.

Varane: “Inutile spiegare, non si può capire”

A raccontarlo è stato lui stesso, con un post su Instagram in cui ha pubblicato dei selfie in cui, irriconoscibile, si fotografa sugli spalti prima della partita di Coppa contro il Psg, tra bandiere e sciarpette, tifosi comuni e forse qualche amico complice. “Torniamo alla fonte… Non cercare di spiegarlo, non si può capire”, ha scritto, con due cuori, gialli e rossi. E ancora: “Amo il calcio, le emozioni. Ecco di cosa si tratta”. E anche il Lens ha salutato il suo vecchio campione, con una storia: “Tra la massa…”.

Quando De Rossi andò in curva al derby

In Italia era successo qualcosa del genere anni fa quando Daniele De Rossi aveva deciso di andare a vedere in curva sud uno dei primi derby dopo l’addio alla Roma. Si era mascherato con capelli lunghi e naso finto, imbiancato e con gli occhiali: irriconoscibile. Quasi una performance artistica. E infatti la moglie l’aveva documentata filmando la preparazione e il suo tifo da bambino tra i tifosi che lo avevano sostenuto per anni. La passione, quella troppo a lungo vietata, prima o poi torna a farsi sentire. E soddisfarla diventa una necessità: a qualunque costo.

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