VERONA – La corsa della Juventus, comunque capolista solitaria per una notte, rallenta a Verona, dove è stata inchiodata al pareggio (ma avrebbe potuto andare persino peggio) da una squadra carica di coraggio e di entusiasmo: le creature di Paolo Zanetti, allenatore largamente sottovalutato, sanno sempre giocare un calcio palpitante. I bianconeri contestano il rigore del pari, concesso per un fallo di mano di Joao Mario visto alla moviola, ma sul piano del gioco e della pericolosità sono stati inferiori ai gialloblù: sono sembrati una squadra molto stanca, gli allarmi lanciati in settimana da Tudor non erano parole al vento.
Il vantaggio di Conçeicao
La Juve ha patito fin dall’inizio la foga e la rapidità del Verona, che ha compensato il palese svantaggio fisico – muscolarmente, gli juventini erano enormemente superiori – con la corsa, l’entusiasmo e il coraggio di cercare sempre giocate difficili. Che poi riuscissero, è un altro conto, ma di sicuro i gialloblù non si sono limitati a un traccheggio di attesa, anche se in quanto a giocate difficili è normale che alla Juve – con tutta la classe che ha là davanti – venissero meglio, a cominciare da quella, pregevole, che ha sbloccato il risultato: Conceiçao si è accentrato partendo da destra muovendosi parallelamente al limite dell’area di rigore e ha saltato Bernede e Serdar prima di scagliare un sinistro imparabile per Montipò.
Gatti nervoso
Yildiz e Vlahovic non sono però stati all’altezza del compagno e hanno patito le rigorose marcature veronesi, come anche i centrocampisti che non hanno mai potuto impostare in tranquillità. E in difesa, il nervosissimo Gatti e Kelly (tutt’altro che impeccabile come lo ha dipinto Tudor) hanno sofferto il movimento continuo e la buona tecnica di Orban e Giovane, due peperini assai fastidiosi. La partita è filata comunque via senza grandi scossoni (sullo 0-0, un errore di Gatti ha consentito a Orban di impegnare Di Gregorio, unico tiro in porta oltre ai gol del primo tempo), animata più che altro dalle scintille dei duelli individuali a tutto campo.
Il fallo di mano di Joao Mario
È stato un episodio isolato a modificarne nuovamente il corso: dopo una lunga revisione alla moviola, l’arbitro Rapuano, sbagliando il numero del “colpevole” al momento di dare l’annuncio al pubblico (ha tirato in ballo il 15, cioè Kalulu, invece del 25: una svista numerica), ha concesso al Verona un rigore per un fallo di mano di Joao Mario, sorpreso da un cross laterale di Bradaric che gli è praticamente piovuto addosso all’improvviso. Penalty molto al limite. Dal dischetto, Orban ha freddato Di Gregorio dopo aver tolto il pallone dalle mani di Giovane.
L’occasione per Vlahovic
La ripresa è cominciata con Koopmeiners al posto di Locatelli: l’olandese aveva iniziato a scaldarsi a metà del primo tempo. La Juve ha tentato subito l’assedio, ha avuto un’opportunità con Vlahovic, che ha sorpreso la difesa veronese distratta dopo una rimessa laterale (Montipò ha mandato in corner), ma ha anche prestato il fianco al contropiede del Verona, che ha cominciato a spingere anche con Belghali sulla destra e si è reso pericoloso con l’ennesima iniziativa di Orban, il cui destro a giro è finito fuori di poco.
Il gol annullato a Serdar
Il Bentegodi è esploso a metà tempo per il gol di Serdar, un tocco sotto misura dopo una spizzata di Nuñez, ma gli entusiasmi sono stati freddati dal fuorigioco del capitano gialloblù visto alla moviola. Tudor ha inserito prima Openda e poi David, ma nel frattempo a indirizzare la partita è stato ancora una volta il coraggio del Verona, sempre pungente in contropiede e sempre con Orban, che al 73′ ha di nuovo fatto venire i brividi a Di Gregorio, più tardi impegnato anche da un bolide da fuori area di Frese. I cambi di Tudor non hanno inciso molto e un ruolo chiave deve averlo giocato la stanchezza, perché la Juve non ha più avuto la forza di riprendersi in mano il gioco.
Verona-Juventus 1-1 (1-1)Verona (3-4-1-2): Montipò, Nunez, Nelsson, Frese, Belghali (32’st Kastanos), Serdar (44’st Yellu), Akpa Akpro (32’st Niasse), Bradaric, Bernede, Giovane (17’st Sarr), Orban (44’st Ajayi). (34 Perilli, 94 Toniolo, 71 De Battisti, 23 Ebosse, 19 Slotsager, 37 Bella-Kotchap, 73 Al-Musrati, 90 Vermesan). All: ZanettiJuventus (3-4-2-1): Di Gregorio, Kalulu, Gatti, Kelly, Joao Mario (37’st Zhegrova), Locatelli (1’st Koopmeiners), Thuram (11’st Adzic), Cambiaso, Conceicao (25’st David), Yildiz, Vlahovic (11’st Openda). (1 Perin, 23 Pinsoglio, 3 Bremer, 32 Cabal, 24 Rugani, 22 McKennie, 18 Kostic). All: TudorArbitro: Rapuano di RiminiReti: nel pt 19′ F. Conceicao, 43’Orban (rig)Angoli 5-3 per il VeronaRecuperi: 2′ e 7’Note: ammoniti Akpa Akprò, Kelly, Orban, Koopmeiners, Bernede per gioco falloso, Gatti per comportamento non regolamentare. Tudor per proteste.Spettatori 29 mila