Il derby veneto con il Verona resta un incubo per il Venezia che, per la quinta volta di fila, incluso il ko ai rigori in Coppa Italia nel 2020, fa felici i rivali che tornano a vincere (2-1) dopo 3 giornate di digiuno e si allontanano dai bassifondi della classifica. La squadra di Di Francesco ha rivissuto l’incubo di una settimana fa quando era stata sconfitta dalla Roma in rimonta. Anche al Bentegodi l’andamento è stato simile con gol decisivo subito negli ultimi 10’, tra l’altro nuovamente su palla inattiva (è il 7° in questo campionato, ndr). Segno evidente che vadano studiate, quanto prima, adeguate contromisure. Sorride, invece, il Verona, premiato per aver voluto fortemente i 3 punti, specie nel finale in cui è apparso decisamente avere più benzina in corpo degli arancioneroverdi.
«La cronaca della gara»
Botta e risposta in avvio tra Oristanio e Tengstedt
Pronti, via e il Venezia sorprende gli scaligeri (2’): su un angolo dalla sinistra di Nicolussi Caviglia, la difesa gialloblù dorme e consente a Oristanio, appostato sul secondo palo, di insaccare di testa. Immediata la replica del Verona che, dopo aver sfiorato il bersaglio con un colpo di testa di Lazovic, pareggia già al 9’: pallone a scavalcare la retroguardia ospite di Mosquera per Tengstedt che con un ben destro al volo in diagonale infila Joronen. La partita è vivace e le occasioni fioccano: Il Verona sfiora il raddoppio con lo stesso Tengstedt e con Mosquera, il Venezia spaventa Montipò con Haps, Doumbia e Oristanio.
Il Verona alza i ritmi, Zampano salva sulla linea il 2-1
Il derby resta piacevole anche nella ripresa: Busio impegna subito Montipò a terra, sul fronte opposto Magnani sfiora il palo di testa su angolo, Duda costringe Joronen alla deviazione in angolo, Livramento manda di poco oltre l’incrocio un destro a giro dal llimite. Il Verona prende coraggio ma il Venezia continua a difendersi con i denti: un destro a giro dalla sinistra di Tengstedt scavalca Joronen ma Zapano, subentrato ad Haps, salva di testa sulla linea.
Kastanos entra e decide il derby con la collaborazione di Joronen
È il prologo al gol del 2-1, che arriva all’81’, ad opera di un altro subentrato, Kastanos: un angolo dalla sinistra di Lazovic spiove dalla parte opposta sulla testa del cipriota che con la collaborazione di Joronen, che alza la palla sulla traversa e poi la fa carambolare in rete, sigla il gol-vittoria. Il Venezia non ne ha più e finisce per dover accettare la terza sconfitta in rimonta in campionato.
VERONA-VENEZIA 2-1 (1-1)Verona (4-4-2): Montipò 6; Tchatchoua 6, Magnani 6.5, Ghilardi 6 (43′ st Coppola sv), Bradaric 6; Livramento 6 (33′ st Sarr sv), Belahyane 6.5, Duda 6.5 (33′ st Dani Silva sv), Lazovic 6.5; Mosquera 6 (20′ st Kastanos 6.5), Tengstedt 7 (43′ st Okou sv). In panchina: Berardi, Perilli, Daniliuc, Faraoni, Lambourde, Sishuba, Ajayi, Cissé, Corradi. Allenatore: Zanetti.Venezia (3-5-1-1): Joronen 5; Idzes 6, Svoboda 6, Sverko 5.5 (39′ st Raimondo sv); Candela 5.5, Doumbia 5.5 (16′ st Ellertsson 5.5), Nicolussi Caviglia 6.5, Busio 5.5, Haps 6 (16′ st Zampano 5.5); Oristanio 6.5 (27′ st Yeboah 5.5); Pohjanpalo 5.5 (27′ st Gytkjaer 5.5). In panchina: Bertinato, Grandi, Stankovic, Altare, Sagrado, Crnigoj, Schingtienne, Andersen, Carboni, El Haddad. Allenatore: Di Francesco.Arbitro: Guida 6.Reti: 3′ pt Oristanio, 9′ pt Tengstedt; 36′ st autogol Joronen.Ammoniti: Bradaric, Duda, Magnani. Angoli: 13-6 per il Verona.Recupero: 1′; 4′.