Il progetto, ambizioso, va avanti da anni: espandere il format Nfl in nazioni lontane dagli Usa. Esportare importanti partite di campionato fuori dagli Stati Uniti per conquistare nuove fette di mercato e allargare il business che è già uno dei più grandi al mondo nel settore sportivo. Anche per questo, per la prima volta, dopo le fortunate esperienze in Inghilterra e Germania (oltre a Messico e Canada e, dal prossimo anno, Spagna) si è deciso di disputare un match in Brasile, nella patria del calcio-fantasia. Una novità assoluta accolta con entusiasmo a San Paolo, teatro della sfida di cartello tra i Philadelphia Eagles e i Green Bay Packers, questo venerdì. Teatro del big match lo stadio del Corinthias.
Ma non sono tutte rose e fiori. I giocatori di Philadelphia, ad esempio, sono molto preoccupati per questa trasferta sudamericana. Il Brasile e San Paolo in particolare, sono luoghi dove la violenza urbana è un pericolo concreto. E reale. Anche per questo la “sicurezza” ha avvisato i team e ha dato loro una sorta di decalogo di comportamenti da evitare: dal girare con soldi addosso per la città, a indossare orologi lussuosi o monili di pregio e via dicendo. E ancora: meglio, molto meglio per tutti, se ve ne resterete in hotel… Da qui la reazione di alcuni di loro.
Ad aprire il fronte polemico il cornerback Darius Slay. “Non voglio andare in Brasile”, ha detto nel suo podcast . “Ci hanno già detto di non lasciare l’hotel, ci hanno detto che non possiamo fare molto altro perché il tasso di criminalità è folle. Nfl, perché vuoi mandarci in un posto dove il tasso di criminalità è così alto?”.
Il cornerback ha aggiunto di aver anche detto alla sua famiglia di non venire in Brasile per il match perché, vista la situazione, ha intenzione di mangiare in hotel e di rimanerci tranne quando la squadra andrà allo stadio per giocare.
Molto ristretto il piano di viaggio di Philadelphia. Il sito ufficiale informa che “Gli Eagles partiranno mercoledì, voleranno per circa 10 ore, arriveranno mercoledì sera, faranno un sopralluogo della squadra allo stadio giovedì, giocheranno la partita venerdì sera e poi torneranno a Philadelphia subito dopo la partita. I tempi di percorrenza sono notevoli”..
Altra voce intervenuta sul tema è quella del wide receive A.J. Brown: “Probabilmente rimarrò nella stanza d’albergo. Abbiamo avuto una riunione ieri e c’erano un sacco di cose che ci hanno raccomandato di non fare'”, ha detto Brown, a CBS Sports. “Quindi devo solo cercare di andare lì e vincere una partita di football per poi tornare subito a casa … Ma dopo aver sentito tutte queste cose: non fare questo, non fare quello, non fare quell’altro, ribadisco che molto probabilmente sarò sempre nella mia stanza”.
Ma cosa ti hanno detto di non fare, cose particolari?, gli è stato chiesto. E lui: “Molto, onestamente – ha risposto Brown. si tratta di cose che normalmente faremmo qui, anche qualcosa di semplice come camminare per strada con il telefono in mano, e cose del genere, il che è un po’ folle, quindi va bene: meglio starsene al riparo in albergo”.
Effetti collaterali del progetto internazionale della Nfl che, va detto, non si fermerà per questo. La stessa lega sarà partecipe del piano sicurezza per assicurare che la gara sia uno spettacolo da grande football. I team in campo hanno tutte le qualità agonistiche per garantirlo. Intanto a San Paolo c’è grande attesa da parte dei fan e in città giganteggia un grande murale con i due quarterback, Jalen Hurts e Jordan Love. Polemiche a parte, è già una partita importante in un campionato corto ed elettrico come quello del grande football.