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Vlahovic, il margine di crescita della Juventus. E che intesa con Yildiz

Contro il Como l’attaccante serbo è stato tra i migliori in campo pur non riuscendo a trovare la via della rete. Anche da lui dipenderanno le fortune dei bianconeri

La prestazione convincente della Juventus nell’esordio stagionale contro il Como ha rappresentato, per il gioco espresso, un elemento di rottura rispetto al passato. A dir la verità, anche lo scorso anno, con Allegri in panchina, i bianconeri esordirono con un tris a Udine, anche se lo svolgimento fu completamente diverso: subito avanti 2-0, amministrò senza forzare. Una vittoria in cui un ruolo da protagonista lo ebbe Vlahovic con l’assist per il primo gol di Chiesa e il raddoppio segnato su rigore. A un anno di distanza il centravanti serbo ha sfoderato una prova convincente anche se è mancato il gol: le occasioni sono state tante e qualche errore sotto porta, oltre a una discreta dose di sfortuna, hanno impedito a DV9 di essere il vero protagonista del match. Proprio lui, oltre al mercato in continua evoluzione (in arrivo Kalulu dal Milan), rappresenta il più grande margine di crescita della squadra di Thiago Motta.

Alla ricerca di Vlahovic

Una traversa, un palo, una punizione di poco fuori, un gol di testa annullato per un precedente fuorigioco di Cambiaso, il velo per la rete di Weah. Il repertorio di Vlahovic contro il Como è stato completo dal punto di vista tecnico, meno da quello del risultato finale. Difficile, però, giudicare negativamente la prestazione del serbo, che sembra aver ritrovato il sorriso fin dal ritiro estivo di Herzogenaurach e oggi, nonostante sia andato in gol alla prima giornata per tre volte nelle stagioni passate, non l’ha minimamente perso. Certo, il secondo palo colpito è stato più un doppio errore suo che un complotto della sorte: dopo aver “soffiato” il pallone a Cambiaso ha prima sbagliato lo scavetto per superare Reina quindi, con il portiere spagnolo ormai a terra, ha stampato sul palo il colpo di testa che avrebbe fatto partire la festa. Particolari che fanno la differenza e che quando saranno registrati potrebbero davvero far volare il serbo. Che non ha le caratteristiche tecniche di Zirkzee, centravanti che Motta ha lanciato definitivamente nel grande calcio europeo, ma che con le cure dell’allenatore italo-brasiliano potrebbe rivivere le grandi stagioni passate.

Kenan e Dusan, la coppia gol bianconera

Ottima e prolifica la convivenza tra Yildiz e Vlahovic, la nuova coppia offensiva della Juventus. Il turco non ha dato punti di riferimento alla difesa comasca, che a dirla tutta ci ha messo molto del suo, il secondo ha saputo inserirsi e riempire gli spazi creati dal compagno. Per la gioia di Thiago Motta: “Sì, Dusan ha fatto una grandissima partita con e senza palla, per noi è un giocatore importante che ha bisogno sicuramente della squadra – ha spiegato il tecnico a fine partita -. Kenan ha delle caratteristiche importanti per giocare in quella posizione, sono contento per loro. Oggi ha giocato lì, ma con la qualità che ha può giocare in diversi ruoli. Dipenderà da lui e dalla squadra che andremo ad affrontare”.

Gli aspetti da migliorare

Se la prova di Vlahovic è stata positiva per il coinvolgimento, ci sono ancora aspetti su cui il serbo e lo staff di Motta dovranno lavorare. Innanzitutto i palloni giocati sono stati 19, un dato sicuramente migliorabile e che testimonia il coinvolgimento altalenante del centravanti serbo. Che non ha però lesinato sforzi e voglia, correndo per 10 chilometri e 705 metri, il quarto in questa speciale classifica per i bianconeri. Sono stati 5 i tiri tentati, di cui 2 in porta, con 3 duelli aerei vinti e il 66,7% di passaggi riusciti. Numeri che testimoniano la buona prova del serbo, a cui è mancato soltanto il gol: ritrovarlo sarà la missione sua per le prossime giornate, per permettere alla Juventus di concretizzare le occasioni create. La crescita della squadra di Motta passa anche dai piedi del suo centravanti titolare.

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