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Wesley alla Roma grazie a Savio: il fiuto dell’ex Real che lo convinse a non smettere con il calcio

L’ex attaccante aveva notato quell’esterno rapido e bravo ad attaccare in un camp in Brasile. Diventato procuratore, si ricordò di quel ragazzino e gli organizzò un provino con il Flamengo. Club da cui i giallorossi l’hanno acquistato anni dopo per 25 milioni di euro più bonus

Cinque anni fa Wesley Vinícius França Lima, d’ora in avanti Wesley e basta, acquistato per 25 milioni di euro più bonus dalla Roma, guadagnava 200 reais al mese, più o meno 31 euro, e poi neanche più quelli dopo che la squadra con cui stava diventando professionista, l’Atlético Tubarão, retrocesse e mandò via tutti incluso lui, terzinetto diciottenne che a quel punto pensò addirittura di smettere con il calcio. Fu salvato da Savio, vecchia bandiera del Real Madrid e del Flamengo, che si ricordò di un fatto del 2016, quando un bambino di dodici anni ottenne un posto in un campo estivo organizzato proprio dal Real a Santa Catarina: dieci posti erano riservati a ragazzini di famiglie disagiate e uno fu assegnato a Wesley, che risultò il migliore di quel camp e vinse un viaggio a Madrid per una settimana di allenamenti a Valdebebas.

Savio organizzò per Wesley un provino con il Flamengo

Il testimonial di quell’iniziativa era proprio Savio, che disse: “Se potessi, porterei questo ragazzo in Spagna subito”. In Spagna Wesley non andò invece mai perché gli organizzatori dell’iniziativa si diedero alla macchia e non organizzarono nessun viaggio, ma cinque anni dopo Savio – nel frattempo diventato procuratore – si ricordò di quel bambino, lo prese sotto la sua ala, gli organizzò un provino con il Flamengo. Wesley adesso ha 21 anni, gioca nel Brasile di Ancelotti e ha finalmente preso un aereo per l’Europa, con biglietto di sola andata: è sbarcato a Roma e per lui i giallorossi hanno speso 25 milioni.

Wesley, la strategia del Flamengo per metterlo in vetrina

Wesley lo abbiamo conosciuto quest’estate negli Usa, al Mondiale per club. Vale la pena raccontare la strategia del Flamengo per metterlo in vetrina e fomentare le offerte. Tanto per cominciare, il ds del club di Rio, José Boto, ne volle parlare con i giornalisti italiani, spiegando che aveva un giocatore perfetto per la Serie A: “Wesley somiglia a Dodô della Fiorentina ma è più veloce. È sicuramente più bravo ad attaccare che a difendere e da questo punto di vista deve migliorare, ma poi corre talmente forte che se sbaglia riesce spesso a recuperare. Diciamo che per le abitudini europee e soprattutto italiane è più adatto come esterno a tutta fascia che come terzino nella difesa a quattro”.

Wesley, lo cercava anche la Juve

Infatti lo stavano trattando Juventus e Roma, cui serviva un esterno a tutta fascia: “Però non bastano 20 milioni, come sento dire”. Infatti ne sarebbero serviti 25. Il Flamengo fece poi parlare di Wesley anche Danilo (“Lo consiglio ai vostri club, è fortissimo”) e Wesley stesso, quando invece da noi, se un giocatore è implicato in trattative di mercato, viene imbavagliato: “Certo”, ci disse. “Lo so che mi vogliono Juventus e Roma e io mi sento pronto”. Valorizzare la propria merce, ecco cos’ha fatto il Flamengo.

La velocità è il punto di forza di Wesley

Lo è, pronto? Si direbbe di sì. Lo racconta bene una partita del Mondiale per club, vinta dal Flamengo sul Chelsea: Wesley propiziò l’iniziale gol inglese con un erroraccio difensivo (pasticciò su un pallone a metà campo e se lo fece sfilare da Pedro Neto, che volò verso la porta), ma non si perse d’animo e fu tra i protagonisti del ribaltone (i brasiliani vinsero 3-1) non soltanto con le scorribande sulla fascia destra, ma anche con alcune precisissime coperture difensive. La velocità è in effetti il suo forte. Ha un cambio di passo, sia da fermo sia in corsa, che spesso è letale per chi lo fronteggia e che gli permette di arrivare spesso sul fondo per piazzare il cross. Fisicamente non è certo all’altezza dei due giocatori cui più spesso è accostato, Cafu e Maicon, ma neanche degli esterni che spesso ha avuto Gasperini, solitamente più robusti.

Wesley e l’azienda per fare analisi video

Wesley è diverso, però può essere adattissimo al nostro calcio, che in tema di velocità spesso è carente. Gasp, d’altronde, avrebbe voluto Wesley già un anno fa, ma poi l’Atalanta preferì puntare su Bellanova. La Roma invece lo ha accontentato. Sul piano della professionalità, lo raccontano impeccabile. Si è addirittura appoggiato a un’azienda per fare analisi video delle sue partite. “Appena finisce la gara, mi mandano il filmato con le mie azioni e io lo studio subito, poi nei giorni successivi facciamo una riunione su cosa posso migliorare”. A Gasperini tutto questo piacerà.

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