Il Verona targato Zaffaroni va a mille: la rimonta su Spezia e Salernitana, quest'ultima sconfitta lunedì di misura, è ormai alla portata, ma l'ostacolo Roma è alto, non fosse altro perché l'Olimpico giallorosso è tabù da mezzo secolo.
C'è la solita sostanza nella conferenza del tecnico di Gerenzano: "Non pensiamo alle imprese, ma a proseguire la strada che stiamo facendo; non dobbiamo sbagliare la prestazione come atteggiamento, serve una gara aggressiva, fatta di concentrazione. Arriviamo da un momento brillante, ma siamo ancora in fondo alla classifica: siamo contenti del nostro cammino, ma non sarà facile mantenere l'attenzione e l'intensità che ci hanno permesso di risalire la china. Un aspetto da migliorare sono il possesso palla e la finalizzazione, dopo aver sbloccato la partita lunedì non abbiamo concretizzato le occasioni del raddoppio e alla fine abbiamo rischiato di non vincere".
La Roma punta in alto: "Non dimentichiamo gli obiettivi ambiziosi che hanno, servirà attenzione nei duelli, perché le loro individualità possono portare la giocata decisiva. Sono una squadra molto pericolosa sui calci piazzati, perché abbinano alla fisicità la classe con cui scodellano i palloni. Mourinho dice che sono in difficoltà? Hanno organizzazione e talento e sono abituati a gestire i tre impegni a settimana, non credo. Dobbiamo però pensare al Verona e a fare bene le cose che ci devono aiutare a continuare così".
Le ultime parole sono sui singoli: "Su Faraoni valuteremo in maniera attenta, manca da parecchio e non deve incappare in eventuali ricadute; Gaich deve crescere da un punto di vista fisico, contro la Salernitana ha gestito azioni difficili con personalità. E' un ragazzo che deve migliorare nello smarcamento e dal punto di vista tecnico. Veloso è fondamentale, sarà a disposizione nel medio periodo: il soleo è un muscolo fastidioso, lui ci deve garantire tecnica e carattere. Il Verona deve giocare in maniera collettiva, i numeri difensivi sono in fase di miglioramento per il contributo dato dai centrocampisti".