Zdenek Zeman è “vigile, collabora con i medici e reagisce alle terapie”. Sono queste le notizie sullo stato di salute del tecnico boemo, ricoverato da ieri nell’unità di terapia intensiva del Policlinico universitario Gemelli di Roma per sospetta ischemia cerebrale. Le sue condizioni sono stabili. Per il 77enne, ex allenatore di Roma, Lazio, Foggia e Pescara, sono in programma ulteriori esami e accertamenti. La prognosi resta riservata.
Il neurochirurgo: “Non sappiamo se tornerà a parlare”
“Ho visto Zeman, fatica a parlare, ma comprende la situazione. Annuisce, collabora con i sanitari. Non direi che è particolarmente affranto, o comunque non lo dà a vedere, ma si rende conto benissimo della sua condizione e del perché si trova in ospedale”. Così Alessandro Olivi, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia e direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Gemelli, sulle condizioni di Zeman. “Non sappiamo se tornerà a parlare, ce lo dirà il tempo – spiega Olivi – dipende quanto è stato in sofferenza il tessuto cerebrale. Al momento ha difficoltà nel linguaggio e nei movimenti dal lato destro del corpo. E’ vigile, collabora con i medici ai quali risponde con cenni del capo, annuendo. Capisce tutto. Ora dovrà fare altri test”.
Chi è Zdenek Zeman
Zeman, 77 anni, nato a Praga, ha alle spalle 55 anni di panchine: ha allenato Roma, Lazio, Napoli Fenerbache, oltre ad aver avuto le straordinarie stagioni del Foggia e del Pescara nel 2011-2012 e anche in altre due occasioni più recenti, l’ultima conclusa lo scorso anno. Prima di giovedì, e per qualche giorno, Zeman ha fatto fatica a parlare. Fino alla decisione di andare al Gemelli, dove è ricoverato anche Papa Francesco. Zeman è stato trasportato con urgenza nella stroke unit, il reparto per il trattamento cerebrovascolare, affinché fosse sottoposto a terapia antiaggregante e anticoagulante. Immediatamente sono stati riscontrati “deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus”: oltre a non parlare bene, aveva un intorpidimento della gamba destra. Abbastanza per far scattare un allarme. Serissimo.