L’arrivo di Joshua Zirkzee alla Juventus attenuerebbe in un solo colpo due stati d’animo tormentati: il bisogno dell’attaccante di ritrovare il sorriso e la necessità di Motta di ritrovare proprio Zirkzee. Pensieri di mercato che, come spesso succede, uniscono desideri a necessità: a un mese e mezzo dall’inizio della sessione invernale, il nome del centravanti ex Bologna, lanciato nell’empireo del calcio mondiale proprio dall’attuale tecnico bianconero, è quello più gettonato tra i tifosi, gli addetti ai lavori e naturalmente la dirigenza bianconera. Una trattativa ancora molto lontana dall’essere definita, ma studiando lo scenario si capisce immediatamente che il lieto fine potrebbe essere dietro l’angolo.
Zirkzee alla Juventus, un affare più che possibile
Dopo aver stupito nella passata stagione con la maglia del Bologna, Zirkzee è stato uno degli oggetti del desiderio del mercato estivo. Sfumata la trattativa con il Milan (per la richiesta di commissioni milionarie avanzata dal suo entourage che si sarebbero aggiunte alla clausola da 46 milioni), l’olandese è passato al Manchester United, club ormai specializzato nell’acquisto di attaccanti da far sfiorire all’Old Trafford. Una maledizione a cui non è sfuggito neanche Zirkzee, che in questa prima parte di stagione ha collezionato 17 presenze e un solo gol, alla prima giornata con il Fulham. Troppo poco, anche per un attaccante atipico come lui: le critiche hanno iniziato a piovere sui suoi riccioli, tanto che i Red Devils stanno valutando il da farsi per provare a rientrare dell’investimento, o quantomeno per rivitalizzarlo.
Zirkzee sul mercato, la Juve pronta all’assalto
Già prima dell’arrivo in panchina di Amorim, che punta a riabbracciare il centravanti Gyokeres – clausola da 100 milioni – dopo averlo allenato fino a qualche giorno fa allo Sporting Lisbona, l’impiego di Zirkzee era calato vistosamente. La fiducia nei suoi confronti è ai minimi storici e soprattutto è reciproca: l’attaccante vorrebbe cambiare aria, ritrovare l’entusiasmo dello scorso anno. La soluzione è a portata di mano, a poco più di 1500 chilometri, la distanza che separa Torino da Manchester, Thiago Motta da Amorim. Il tecnico bianconero sa bene come valorizzarlo e come far brillare di luce riflessa tutta la sua squadra: l’anno scorso Zirkzee era tutto tranne che un centravanti e proprio per questo era difficile da leggere, imprevedibile nelle scelte, elegante grazie alla tecnica raffinata e alla testa sgombra. Negli spazi creati dall’olandese si infilavano con efficacia i compagni: quello che sta mancando in questa stagione con Vlahovic, centravanti con caratteristiche completamente diverse dalle sue. Dopo aver provato già in estate a portarlo a Torino, ipotesi tramontata vista il massiccio restyling necessario alla Juventus, Giuntoli sta preparando il secondo assalto.
La formula per riportare Zirkzee in Italia
A Manchester sono ormai convinti che il futuro di Zirkzee non sarà sulle sponde dell’Irwell. Mentre a Torino gli infortuni di Milik e Nico Gonzalez, che rischia di non recuperare neanche per il match con il Milan dopo la sosta, e il rendimento altalenante di Vlahovic, sono situazioni che avvicinano l’olandese al bianconero almeno quanto la stima reciproca con Motta. Tuttavia, i grandi investimenti operati in estate, e che saranno finalizzati in parte anche nel prossimo bilancio, non permettono grande spazio di manovra, considerando anche i necessari interventi in difesa. Ecco perché la questione Zirkzee procede di pari passo anche con il rinnovo di Vlahovic: il contratto del serbo scade nel 2026 e se non si trovasse l’accordo in tempi brevi non sarebbe neanche da escludere una sua cessione, magari in estate. Ecco perché il prestito oneroso con obbligo di riscatto a giugno potrebbe essere la strada giusta: i colloqui con l’entourage del calciatore proseguono, il rapporto è ottimo, l’offerta tecnica intrigante. Dopo l’acquisto a gennaio 2022 di Vlahovic, l’attacco della Juventus potrebbe cambiare nuovamente in inverno.