Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Derby della Mole tra bianconeri e Torino. Score tutto dalla parte dei bianconeri in questa sfida, che hanno vinto ben 30 volte nelle ultime 31 partite col Toro. L’ultimo successo granata risale al lontano 2015, con gol di Quagliarella e Darmian. Al momento la Juventus è in ripresa e in piena corsa per un posto in Champions League, caricata anche dal recente pareggio in rimonta contro l’Atalanta.
Juventus-Torino, Allegri: “Un punto può fare la differenza”
La Juventus sta vivendo un momento estremamente positivo in Serie A, iniziato ben prima dell’arrivo di Vlahovic e Zakaria a Torino. I bianconeri dopo un pessimo inizio di stagione stanno risalendo la classifica alla grande, e il pareggio al Gewiss Stadium contro l’Atalanta è l’ulteriore riprova della validità del lavoro di Allegri in questo ultimo periodo:
“Contro l’Atalanta la squadra stava facendo bene, poi abbiamo preso gol su una situazione favorevole nostra. Guardiamo il bicchiere pieno: è un buon punto, siamo rimasti davanti a loro. Dobbiamo continuare il nostro percorso per cercare di arrivare tra le prime 4. Non dobbiamo comunque essere contenti: il pari con l’Atalanta diventa ottimo se domani vinciamo il derby. Bastava aver pareggiato due partite, con Empoli e Sassuolo, avremmo avuto due punti in più e la classifica sarebbe stata diversa. Anche il punto è importante: vinci o perdi lo Scudetto per un punto, entri Champions o meno per un punto, ti salvi o meno per un punto”.
Juventus-Atalanta, Allegri: “Follia discutere tecnicamente Morata”
La Juventus sta ritrovando il suo antico spirito aiutata anche dal cambio di modulo imposto da Allegri con l’arrivo di Vlahovic a Torino. La presenza di un bomber simile nel parco attaccanti ha infatti liberato Alvaro Morata dai compiti di prima punta, e ora è libero di svariare come una seconda punta, il suo ruolo naturale. Se nel modulo iniziale la sua posizione è ala sinistra, in campo Morata con le sue progressioni spacca le difese in ogni zona del campo. Al momento deve solamente migliorare sotto porta, ma Allegri ha piena fiducia in lui:
“Discutere Morata tecnicamente è follia pura. Ora sta facendo molto bene, è sereno. Parlare di mercato ora… Bisogna essere concentrati sul momento: dobbiamo giocare i prossimi mesi con entusiasmo. Poi a giugno vedremo”.
Per il derby della Mole, però, Allegri non sembra ancora aver deciso se schierare o no il tridente. La Juventus ha trovato il gol in tutte le ultime 21 gare di Serie A contro il Torino: l’ultima volta che è imasta a secco di reti risale al febbraio 2008, uno 0-0 con Claudio Ranieri in panchina; tra le squadre attualmente nella competizione, la formazione granata è quella contro cui i bianconeri hanno la serie aperta più lunga di incontri di fila a segno. Col nuovo attacco bianconero, poi, le probabilità di trovare il gol si alzano ancora:
“Domani è complicata, non so se schiererò i tre davanti. Non ci sarà Bonucci, ha un affaticamento al polpaccio e vediamo se sarà disponibile martedì. Bernardeschi non è ancora pronto perché ha un’infiammazione all’adduttore e non possiamo rischiare di perderlo. Chiellini e Chiesa out”.
Max Allegri dedica un po’ di spazio anche nel parlare di altri singoli, come Zakaria e Luca Pellegrini, Kean e Cuadrado:
“Cuadrado domani gioca terzino destro. Kean sta meglio, domani valuterò. L’altro giorno è entrato bene, è un giocatore importante in questo momento con una partita dietro l’altra. Di Pellegrini sono contento. Ora è in una buona condizione, è tornato affidabile. A centrocampo gioca uno tra Zakaria e McKennie, uno tra Locatelli e Arthur. Denis fa meglio l’interno ma ancora non l’ho provato”.
Juventus-Torino, Allegri: “Ora siamo più squadra. Obiettivi personali messi da parte”
La Juventus è la squadra che ha sconfitto più volte il Torino in Serie A (74 – di cui 40 in casa dei bianconeri) e quella che ha realizzato più reti nella competizione contro i granata (237). Allegri dimostra di avere comunque una grande ammirazione per il tecnico del Torino Ivan Juric:
“È un allenatore bravo, che ha fatto bene a Verona e ora sta facendo bene a Torino. Capire come lavorano gli altri allenatori è sempre bello. Il confronto aiuta a crescere. Non c’è solo un metodo per vincere e dipende in che società sei e che DNA ha. Su Juric la società ha fatto un’ottima scelta”.
Questa buona forma della Juventus può essere attribuita anche alla maggiore conoscenza tra tecnico e giocatori, che ormai lavorano assieme da oltre sei mesi. Questo può aver creato un’alchimia differente. Ma, forse, come dice Allegri, tutti hanno semplicemente iniziato a remare dalla stessa parte:
“Sono stati messi da parte gli obiettivi personali per mettersi a disposizione della squadra. Ora sono 6/7 mesi che stiamo insieme, ci conosciamo meglio. Ora anche loro conoscono meglio il mio linguaggio. Siamo più squadra, c’è entusiasmo e voglia di vincere”
Infine, Max dedica una parola all’Inter, sconfitta ieri sera 2-0 a San Siro dal Liverpool in Champions League:
“C’è da fare i complimenti all’Inter per come ha giocato ieri. La Champions è un po’ cambiata: il fatto che i gol in trasferta non valgono doppio fa sì che le partite cambino. In Champions può succedere di tutto, anche se Psg, Bayern Monaco e Manchester City sono le candidate a vincere”.