Dopo la debacle della Juventus contro il Villarreal, molti esponenti anche del mondo Juve hanno voluto commentare questa terribile delusione. Ci ha pensato anche l’ex Presidente Giovanni Cobolli Gigli.
Questo il suo pensiero a “1 Football Club”, programma radio di Luca Cerchione, e riportato da tuttojuve.com:
“Guardiamo le partite in Inghilterra e Germania. Li c’è intensità e ritmo, giocano a frequenza ripetuta senza particolari problemi fisici. Da noi è una giustificazione dire che giochiamo ogni tre giorni. Se ci sono molte defezioni, come nella Juventus, le cose poi diventano difficili. Ma non ci sono scuse”.
Una parola anche sulle dichiarazioni di Allegri nel post partita, molto criticate sia in Italia che all’estero:
“Per i primi 75 minuti le due squadre hanno giocato alla pari. I bianconeri ci sono andati vicini nel primo tempo. Il Villarreal è una squadra forte e ben strutturata. Emery si è giocato delle carte importanti nel corso della partita. La Juve no ma per questioni fisiche: Dybala e Bernardeschi non erano pronti forse. Sono dispiaciuto per Rugani, che aveva fatto tanti passi avanti. Ovvio che questo rigore lo riporti un po’ indietro nelle gerarchie. Spero che tutto ciò non affossi la sua motivazione.
Alcune debolezze ci sono però. Arthur, non può essere al centro del centrocampo perchè non gioca di prima e rende la manovra lenta. Spesso passa la palla all’avversario. Sugli altri giocatori c’è poco da dire, e cioè che hanno fatto quello che dovevano e niente di più. Allegri non è da criticare. Bisogna andare avanti, perché serve arrivare almeno quarti in campionato. Bisogna mettere da parte la Champions League, una delusione enorme”.
La domanda che si fanno tutti è se questa brutta batosta può avere ripercussioni anche in campionato e in Coppa Italia:
“Non essendoci più partite europee, potrebbe essere un vantaggio. Non ci saranno ulteriori sforzi. Spero che resti la determinazione e che la Juve porti avanti le prossime partite come deve. La prima frazione ieri mi ha dato l’impressione che i giocatori ci credessero davvero. Tanti tiri in porta. Nel secondo tempo la Juve è stata più attendista, giocando meno bene e trovando meno occasioni. Queste sono lezioni”.
Infine, un commento sulla presidenza Agnelli. Questa sconfitta può essere vista come la sconfitta di tutta la sua gestione:
“Il presidente Agnelli era stata una persona capace di parlare, intelligente e con le idee chiare. Anche se siamo sempre stati distanti, forse pensava che io appartenessi ad un altro partito all’interno della società, ma non è così perché col padre ho sempre avuto un rapporto magnifico. Ultimamenteha lei dee offuscate. Forse si è circondato di “fedeli”, che però fedeli non erano, e mi riferisco a Marotta, tanto per fare un esempio. L’acquisto di Vlahovic la cosa migliore della sua gestione. È un investimento coraggioso. Se questa decisione l’ha presa Andrea, allora gli vanno fatti i complimenti. Tutte le sue altre decisioni sono state molto meno giuste”.